MILANO – La realtà imprenditoriale Gedap, nata e cresciuta nel territorio della Tuscia, è da sempre sensibile alla tematica ambientale che li vede impegnati su più fronti. Già nel corso del 2019, grazie alla preziosa collaborazione dell’Università degli Studi della Tuscia, hanno realizzato uno progetto di ricerca&sviluppo per individuare un nuovo utilizzo dei fondi del caffè raccolti dai nostri distributori in un’ottica di economia circolare, per cercare nuove soluzioni che riducessero ancora di più scarti e rifiuti. Lo studio, durato più di un anno, ha permesso la trasformazione dei fondi di caffè in pellet e biochar.
Gedap rispetta l’ambiente
Una posizione che passa innanzitutto attraverso la corretta gestione dei rifiuti. Riciclare significa risparmiare risorse naturali, materie prime, energia e preservare l’ambiente.
In questa ottica Gedap ha scelto quest’anno di compiere un ulteriore passo in avanti, facendosi promotori di un progetto all’avanguardia nella semplificazione del recupero delle capsule del caffè che vengono utilizzate nei distributori automatici dell’azienda. Grazie all’ausilio di una macchina innovativa, che permette di aprire le capsule esauste e separare il guscio in plastica dal fondo del caffè, è possibile ottenere due rifiuti riciclabili al 100%. Si tratta di un macchinario interamente ideato e prodotto in Italia, in grado di dividere la plastica della capsula di caffè, dalla materia organica, risolvendo in tal modo l’annoso problema legato allo smaltimento di un rifiuto composto da diverse tipologie di materiale.
Al momento la macchina è dedicata esclusivamente alle capsule Lavazza
Che vengono utilizzate nei distributori automatici, ma non escludiamo in futuro l’utilizzo anche per le capsule utilizzate da clienti privati che possiedono le nostre macchine caffè espresso Lavazza in comodato d’uso.