MILANO – Come si è mossa una grande azienda come I.M.F. di fronte all’emergenza sanitaria che ha paralizzato l’Italia e poi il mondo? In diretta abbiamo scoperto che l’universo di questa impresa, complesso e innovativo, continua a tenere lo sguardo rivolto al futuro anche in un momento di stallo generale. Esploriamo prodotti, servizi e prospettive future, dal confronto con l’amministratore delegato Alessandro Garbin.
Signor Garbin, come state affrontando questo periodo?
“Quello che sta succedendo a causa del Covid-19 è nuovo ed inaspettato per tutti. Per cui non sappiamo quali conseguenze lascerà e come sarà la ripresa.”
I.M.F. ha continuato l’attività durante il lockdown e l’emergenza Covid-19?
“Sì, siamo sempre rimasti aperti. Abbiamo fatto grandi sacrifici, con notevole impegno da parte di tutti per continuare a servire i clienti e non interrompere la produzione di commesse programmate, garantendo sempre il totale e pieno rispetto delle norme di sicurezza.”
Com’è la giornata tipo in I.M.F.?
Spiega Garbin: “Sempre molto varia e piena di impegni. Essendo in tanti, partiamo da piccole riunioni giornaliere divise per settori. L’obiettivo è sempre di organizzare al meglio la giornata lavorativa di tutti. Inserendo e risolvendo prontamente le nuove necessità che si prospettano di giorno in giorno. E, ovviamente, consumando molti caffè!”.
Signor Garbin, I.M.F. ha subito contraccolpi a livello di ordinativi?
“Siamo riusciti, nonostante tutto, a portare a termine alcune commesse. È ovvio che l’annullamento totale di viaggi, missioni programmate e il rinvio di fiere in cui saremmo stati presenti come espositori nel primo semestre del 2020, causeranno spostamenti temporali nell’acquisizione di nuovi ordinativi. Abbiamo comunque saputo sfruttare il tempo a nostra disposizione incrementando la ricerca e sviluppo e concentrandoci sul
miglioramento di alcune peculiarità dei nostri prodotti.”
Avete riscontrato problemi con i fornitori?
Chiarisce Garbin: “Ci siamo mossi in tempo. Abbiamo rafforzato i rapporti con i nostri fornitori strategici, permettendo loro di rimanere aperti e operativi anche fornendo un piccolo supporto finanziario. Altrimenti avremmo sicuramente sofferto di più. Purtroppo lo stesso atteggiamento di rispetto verso i fornitori non è stato tenuto da tutte le aziende.”
Garbin: cosa auspica che accada durante l’imminente ripresa?
“Il miracolo sarebbe snellire la pachidermica lentezza burocratica che blocca il nostro Paese. Nell’immediato, mi auguro vi sia una consistente emissione di liquidità verso tutte le imprese, in particolare verso le micro e le piccole. Per noi produttori può essere, una volta di più, l’occasione di ribadire con forza le caratteristiche di altissima qualità dei nostri prodotti made in Italy, difficilmente replicabile.”
I.M.F. punta sulla qualità dei propri prodotti tenendo sempre al centro del progetto il rispetto dell’ambiente. Come riuscite a coniugare tali peculiarità?
“Attraverso progetti mirati ed essenziali come quello della nostra ricerca e sviluppo, che ci ha permesso di approntare, produrre e migliorare il nostro sistema Vortex®, recentemente brevettato, assieme al sistema di tostatura ad aria calda miscelata. Questo sistema funziona con un singolo bruciatore e senza necessità di catalizzatore aggiuntivo. In questo modo si riduce il consumo di gas e le emissioni rientrano entro i limiti previsti dalla legge.”
Garbin, oltre ai prodotti, come si declina l’attenzione di I.M.F. verso l’ambiente?
“Cerchiamo di tendere all’ecosostenibilità. Abbiamo recentemente completato l’installazione di un sistema di pannelli fotovoltaici per coprire il nostro fabbisogno di energia elettrica. Inoltre abbiamo sostituito vetrate e coperture dei capannoni per limitare la dispersione energetica. Altre migliorie sono previste per il futuro.”
I.M.F. ha apportato modifiche sui sistemi software di macchine e impianti? Quali sono le ultime migliorie per aumentare la qualità della tostatura del caffè?
“Certamente. Abbiamo sviluppato un software gestionale di tracciabilità di ultima generazione che permette di controllare tutte le fasi di processo della torrefazione. Dalla ricezione della materia prima, a cui viene attribuito un numero di lotto, alla creazione, memorizzazione e lancio dei cicli di produzione delle miscele di caffè da inviare alla torrefattrice. Passando per l’attribuzione del silo di caffè tostato di destinazione. Infine la creazione di un codice lotto per il prodotto finito.
In questo modo il cliente è sempre a conoscenza delle giacenze di materia prima e di prodotto finito. Così può pianificare l’acquisto del caffè verde e la produzione delle miscele in modo semplice, tempestivo ed efficace.
Anche per quello che riguarda il processo di torrefazione siamo in grado di fornire molte informazioni che permettono al cliente di migliorare la qualità dei propri caffè. Potendo contare sul pieno controllo del ciclo di torrefazione dalla temperatura in ingresso alla durata del ciclo, dal “rate of rise” alla temperatura di scarico e al calo peso. Inoltre le nostre macchine rendono possibili modifiche dirette e veloci della curva di tostatura, attraverso la regolazione di parametri come velocità di rotazione del tamburo, temperatura e volume di aria calda in ingresso alla torrefattrice.”