BRESCIA – Un’avvincente e partecipatissima competizione (foto) ha selezionato la terza quartina di finalisti del campionato italiano Cup Tasters. La gara sponsorizzata da CSC – Caffè Speciali Certificati, si è svolta oggi presso la Torrefazione Agust di Brescia. Tanti gli addetti ai lavori e i curiosi e appassionati di caffè. La competizione è stata preceduta dalla degustazione di due caffè in purezza.
Con 7 tazze su 8 individuate in 5’03” Michele Mezzana (primo classificato), Luca Mosconi con 7 tazze su 8 in 7’35”, Claudio Nazzi con 6 tazze su 8 in 6’16” e Samuel Andemariam con 6 tazze su 8 in 6’29” si sono classificati ai primi quattro posti della terza semifinale italiana Cup Tasters del circuito Scae – Specialty Coffee Association of Europe, che si è tenuta a Brescia presso la torrefazione Agust, una tra le nove torrefazioni associate a CSC – Caffè Speciali Certificati, sponsor dell’evento.
Alla competizione hanno concorso 22 tra professionisti e appassionati del mondo del caffè che si sono sfidati a coppie, ricercando gli aromi e i gusti che, in ognuna delle triplette di tazzine analizzate, permettevano di identificare i due caffè uguali (le differenze erano spesso sottili), “scartando” la terza tazza, con un aroma diverso, in un tempo massimo di 8 minuti.
Ai primi posti si è classificato chi ha identificato il maggior numero di tazze “diverse” nel minor tempo. Un pubblico numeroso ha seguito ogni fase della gara, che si è volta in un clima amichevole ed entusiasta.
Gli aromi del caffè
La giornata si è aperta con una degustazione di due singole origini selezionate da CSC – Caffè Speciali Certificati, che hanno evidenziato i diversi caratteri e gli aromi particolari degli espressi in tazza.
Il primo è stato realizzato con un caffè arabica Harenna selvatico di foresta, proveniente da Oromia – Bale Mountains – distretto di Dello Mena, in Etiopia, un presidio Slow Food di cui CSC è partner tecnico. In tazza si presenta fruttato con note di noce. Il corpo è rotondo e vellutato.
Quindi un caffè arabica della Finca San Luis in El Salvador, Distretto La Libertad, Cordillera del Balsamo. In tazza si presenta completo e ben equilibrato. L’aroma ha note intense di malto e cioccolato, il corpo è ricco, l’acidità dolce e il retrogusto è uno speziato piacevole e persistente. È un caffè particolarmente indicato per preparazioni con il latte.
I presenti, consigliati e guidati da un grande esperto del settore qual è Enrico Meschini, presidente CSC – Caffè Speciali Certificati, hanno potuto cogliere ogni sfumatura di gusto, vivendo un’esperienza positiva e ricca di sorprese, da raccontare e alla quale avvicinare gli amici.
“Dopo la gara di Livorno, anche quella di Brescia, col il gran numero di concorrenti alla gara di cup tasting e di partecipanti alla degustazione, ha confermato il grande interesse che gli italiani hanno nei confronti del cibo e del consumo di prodotti di eccellenza, al cui interno i caffè che riportano il marchio CSC hanno un ruolo di primo piano. È un grande motivo di soddisfazione constatare che tanti torrefattori, baristi e consumatori finali sono disposti a impegnarsi per comprendere e riconoscere le caratteristiche dei diversi caffè: un’opera di sensibilizzazione che auspico possa portare a una decisa “virata” del settore verso la qualità, un cammino che percorriamo da anni”.
Il prossimo appuntamento che CSC dà ai professionisti, agli amanti e ai curiosi del caffè è in occasione della finale italiana, il 7 maggio a Firenze, alla quale seguirà la competizione mondiale, il World Cup Tasters Championship 2014, in programma a Melbourne – Australia dal 15 al 18 maggio.
CSC: a tutela di prodotti speciali
L’associazione CSC – Caffè Speciali Certificati, fondata nel 1996, ha lo scopo di promuovere la cultura del caffè di qualità, che identifica attraverso procedure rigorose, in grado di assicurare uno standard qualitativo certo e dimostrabile.
I controlli coinvolgono tutte le fasi del ciclo produttivo, dall’individuazione delle piantagioni in possesso di requisiti specifici, alla conoscenza approfondita e un rapporto diretto con il produttore, al monitoraggio di ogni fase della lavorazione: il crudo di altissima qualità delle piantagioni di ogni parte del mondo selezionato da CSC è un vero “caffè di piantagione”, con una sua storia: un vissuto che affascina e conferisce un indubbio valore aggiunto alla materia prima come al prodotto in tazza.
Solo i caffè in possesso di caratteristiche di eccellenza possono ottenere la certificazione.
E solo le miscele delle torrefazioni associate realizzate con questi caffè selezionati possono riportare sul pack il bollino numerato progressivamente e dotato di un ologramma anticontraffazione: un vero marchio di qualità e una garanzia per il barista e il consumatore.
Le torrefazioni che aderiscono a CSC sono
Arcaffè Estero – Livorno
Barbera 1870 – Messina
Blaser Café – Berna (Svizzera)
Caffè Agust – Brescia
Mondicaffè C.T.&M Roma
DiniCaffè – Firenze
Goppion Caffè – Preganziol (Treviso)
Le Piantagioni del Caffè – Livorno
Torrefazione Musetti – Pontenure (Piacenza)
Didascalia immagine: da sinistra Giovanni Corsini, Michele Mezzana, Claudio Nazzi, Samuel Andemariam, Andrej Godina.