FIRENZE – Dopo alcuni mesi di attenti lavori, riaprono le porte di uno storico locale fiorentino, l’ex Curtatone, grazie agli sforzi e all’entusiasmo di Alessio e Antonella Conti e Paolo Maino, che da anni gestiscono la centenaria pasticceria bolognese Gamberini, con la Cmc srl. Una pasticceria ispirata alla grande tradizione italiana, ma aperta alle suggestioni
delle culture gastronomiche internazionali, un ambiente elegante e dal fascino senza
tempo, una meticolosa cura del dettaglio nelle confezioni e nella presentazione dei
prodotti. Un servizio professionale ed efficiente saranno la cifra distintiva anche per il negozio Gamberini di Firenze, e contribuiranno all’obiettivo di prendersi cura dei clienti.
Gamberini è aperto dalle 7.00, per la colazione
Con un’ampia offerta di caffetteria e pasticceria, dolce e salata a lievitazione naturale, e un menu alla carta che va dai pancake al porridge d’avena. A pranzo e cena, nella sala bistrot, è possibile scegliere tra le proposte dell’executive chef Franco Mariani: un’ampia scelta di assaggi e piatti della tradizione italiana, proposte di carne dell’Antica Macelleria Falaschi di San Miniato, pesce e vegan. Nel pomeriggio afternoon tea e poco più tardi aperitivo.
La centenaria torrefazione bolognese Filicori Zecchini è partner dell’apertura: è
storico fornitore di caffè, ha un menu di caffetteria dedicato con varie estrazioni ed un
corner per la vendita sia di capsule e confezioni, che di miscele di caffè in grani, da
vendere in chicchi o macinate in base alla granulometria richiesta.
Gamberini: la storia
Gamberini è la più antica pasticceria di Bologna, da più di un secolo coccola i palati
di golosi bolognesi e turisti con prelibatezze dolci e salate, caffetteria e american bar.
La pasticceria fu aperta, nel 1907, da Giuseppe Gamberini sotto i suggestivi portici di
via Ugo Bassi 12 (prima 28), nelle vicinanze dell’esclusivo Grand Hotel Brun e del
grande Mercato delle Erbe, un mercato coperto tuttora esistente. Divenne perciò ben
presto luogo di ritrovo di una clientela molto variegata.
In città si racconta di come il profumo delle brioche calde riempiva le strade
circostanti, creando lunghe code di persone, che attendevano alla porta sul retro la
prima sfornata.
Negli anni Trenta, i lavori del nuovo Piano Regolatore bolognese, che prevedeva
l’ampliamento dell’asse Ugo Bassi-Rizzoli, coinvolsero anche l’edificio che ospitava
la pasticceria Gamberini, che da quel momento si trovò quindi ad occupare nuove
vetrine, raffinate ed eleganti. Negli stessi anni cambia anche la ragione sociale della
ditta che diventa “Giuseppe Gamberini e figlio”.
La passione e il lavoro di Giuseppe Gamberini e del figlio Luigi assicurarono la
crescita costante e il successo di una conduzione familiare durata sessantacinque
anni, fino al 1972, anno in cui venne ceduta.
Da allora le gestioni si susseguono fino a quanto nel 2005 arriva, inizialmente come
consulente, Alessio Conti. Alessio eredita la passione ed il talento per la pasticceria
dal nonno materno e si forma, da autodidatta, anche grazie a prestigiose collaborazioni con importanti maestri pasticcieri, prima nella storica pasticceria di famiglia a San Sepolcro, poi da Cova in via Montenapoleone a Milano.
Nel 2016, affiancato dalla sorella Antonella e dal socio Paolo Maino – maestro credenziere – rileva la gestione di Gamberini 1907, attraverso la società Cmc. Nei primi anni del Duemila, Gamberini è stato oggetto di un importante restauro conservativo, volto a recuperare e conservare il carattere storico del locale migliorandone però l’efficienza.
Oggi Gamberini rappresenta ancora un punto di riferimento e ritrovo sia per i bolognesi che per i turisti di passaggio, grazie al fascino del locale e ad un ricco menu (colazione, pranzo, aperitivo, caffetteria ed American bar affidato ad esperti barman) che è possibile degustare comodamente seduti nei dehors (riscaldati d’inverno) sotto gli eleganti portici.
Dall’aprile 2006 Gamberini è entrato a far parte dei “locali storici d’Italia”. Una prestigiosa associazione culturale che promuove la valorizzazione dei locali protagonisti della storia nazionale.
