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lunedì 07 Aprile 2025
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Gaggia Milano al FuoriSalone con l’inedita Classic GT e un programma ricco di eventi

Per aprire la settimana, lunedì 7 aprile, avrà luogo una degustazione libera di caffè, accompagnata dal lievitato dolce della Pasticceria Angelo Inglima e da uno speciale dj set a cura di BESIDE Dj. Tra gli ospiti d’eccezione della prima giornata ci saranno: Enrico Maltoni, studioso e collezionista di macchine da caffè espresso d’epoca, e Fabio Rezzonico, designer di molte macchine Gaggia

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MILANO – Gaggia Milano partecipa al FuoriSalone della Milano Design Week 2025 e lo fa scegliendo Porta Venezia Design District, lo stesso quartiere dove Achille Gaggia, negli anni ’30 del Novecento, inventò e brevettò il sistema Lampo, grazie al quale nacque quello che ancora oggi è noto come “l’autentico espresso italiano con crema naturale”. Tutto ebbe inizio, infatti, in viale Premuda 14.

Nell’ambito del progetto Gaggia Open House, presso la galleria d’arte Eroici Furori in via Melzo 30, l’azienda presenterà la nuova macchina da caffè Gaggia Classic GT.

Classic GT è nata per tutti coloro che vogliono vivere ogni giorno il rituale dell’espresso italiano ed essere i veri protagonisti di un’esperienza caffè su misura a casa, con un prodotto dalle prestazioni all’avanguardia e dalla forte interattività.

Classic GT racchiude un nuovo DNA, espressione di un design italiano distintivo, con progettazione e produzione italiane, che riflette grande attenzione e qualità, e la tradizione di Gaggia, con quasi novant’anni di esperienza.

L’obiettivo di Gaggia per questa Design Week non è solo il lancio di un nuovo prodotto, ma comunicare in modo coinvolgente e stimolante i valori del brand, che vanta una storia davvero unica.

Il successo di Gaggia, infatti, si fonda su un profondo legame tra la propria identità e la vera italianità, ma anche con il costante confronto con i trend globali, i desideri dei coffee lovers contemporanei, le evoluzioni tecnologiche, i nuovi rituali.

Per Gaggia, il caffè non è solo una bevanda, è un viaggio che si costruisce ogni giorno con esperienze diverse e nuove abilità che si acquisiscono con la pratica e la sperimentazione.

Gaggia Open House (immagine concessa)

Gaggia Open House, da lunedì 7 a venerdì 11 aprile sarà un luogo dinamico di confronto, socialità, arte e formazione.

L’allestimento all’interno di Eroici Furori vuole ricreare 3 coffee station domestiche per Classic GT e il macinino MDF55, con soluzioni, abbinamenti colore e forme inediti. Il progetto nasce dalla collaborazione con un brand giovane e innovativo, specializzato nella produzione di gres porcellanato di alta qualità e design italiano: Eccentrico, progetto dell’azienda Galileo s.r.l., che produce e commercializza ceramica italiana d’eccellenza.

La macchina Gaggia Classic GT tra design e innovazione con il macinino MDF55 (immagine concessa)

Per il rivestimento e i quadri decorativi sono state utilizzate ceramiche dal tocco materico tridimensionale della collezione Beat, ispirata alla musica, che offre un movimento inedito sulle pareti e accostamenti di colore di grande personalità, garantendo la massima libertà di progettazione ed espressione creativa.

Per lanciare i suoi messaggi e veicolare con autenticità il suo mondo, durante la Design Week, lo spazio Gaggia, in via Melzo 30, ospiterà un ricco programma di iniziative. Le attività che animeranno la galleria saranno:

  • Performance artistiche: Luca Font, Eugenio Filippi, Marta Lagna (una al giorno: 8, 9, 10 aprile)
  • Talk Gaggia (ogni pomeriggio)
  • Degustazione e demo Classic GT + MDF55 nelle 3 postazioni (ogni giorno)
  • Masterclass latte art e masterclass dedicate a Specialty Coffee (dall’ 8 all’11 aprile)
  • Espresso hour: evento di apertura lunedì 7 aprile
  • Colazione con Forketters (10 aprile)

Nelle giornate di martedì 8, mercoledì 9, giovedì 10 aprile, i tre artisti italiani coinvolti da Gaggia nella customizzazione della Classic GT personalizzeranno la macchina durante un live show dedicato. Il risultato sarà un oggetto unico, sintesi tra design industriale, libertà creativa e originalità.

Il programma completo (immagine concessa)

Il programma completo

Ognuno degli artisti porterà il suo stile e la sua narrazione. I protagonisti saranno:

Luca Font classe 1977, nato a Bergamo e residente a Milano, da sempre felice esploratore di tutto ciò che sta al di fuori dei suoi confini mentali e geografici. Presente l’8 aprile.  Cresciuto nell’ambiente del writing italiano a partire dalla seconda metà degli anni novanta, abbagliato dal riverbero della vernice sul cemento si dedica esclusivamente al lettering grafico, che considera tutt’oggi la forma più pura di getting up e le cui esigenze stilistiche plasmano in modo permanente la sua idea di creatività.

Dopo una lunga parentesi nel mondo della pubblicità, dal quale mutua una conoscenza più approfondita dei meccanismi sociali e comunicativi, a partire dal 2008 si dedica a tempo pieno ai tatuaggi, che con la loro indissolubile permanenza rappresentano la nemesi ideale del mondo sempre effimero e temporaneo dei graffiti.

Che si esprima tramite inchiostro su pelle, acrilici su carta o smalti sui muri, la caratteristica distintiva della sua produzione artistica consiste in una costante ricerca della sintesi visiva e di un tratto grafico che fonda minimalismo ed espressività. Continua a considerare l’espressione creativa un’esigenza primaria oltre che un lavoro.

Di radici bergamasche ma con l’anima nomade, Luca Font vive tra Milano e New York e ama definirsi un artista grafico. Il suo percorso inizia a 15 anni con i primi graffiti, prosegue con i tatuaggi e le illustrazioni e da allora è in continua evoluzione, sperimentando con ogni supporto disponibile, fisico o digitale, e dando vita a progetti che sono la pura espressione di tutto ciò che lo ispira ed emoziona.

Per l’occasione, Luca Font è stato intervistato. Si tratta di un artista poliedrico e sempre in movimento tra arte urbana, illustrazione, grafica e tatuaggi. Come riesce a conciliare tutto?

Luca Font risponde: “Descrivo generalmente la cosa come un feedback loop: lavorare su superfici diverse, pur mantenendo lo stesso approccio stilistico, mi “costringe” ad adottare soluzioni differenti a seconda dei casi e questo finisce inevitabilmente per influenzare quello che faccio su altri media, creando così un meccanismo circolare che si autoalimenta. Trovo stimolante il fatto che ci siano infiniti punti di partenza ma non esista un vero e proprio punto di arrivo”.

A quale di queste superfici è più legato Luca Font e perché?

“In realtà sono sempre stato legato al disegno in sé, come atto espressivo multidisciplinare. Mi piace poter declinare il mio immaginario utilizzando strumenti diversi tra di loro ma appartenenti allo stesso universo visivo, perché ognuno offre possibilità e soprattutto limitazioni specifiche consentendomi di adottare punti di vista che si completano a vicenda.

Si tratta, in un certo senso, di un gioco di scatole cinesi”.

Come definirebbe processo creativo e come si sviluppa?

Font risponde: “Si tratta quasi sempre di un processo di sottrazione, l’idea iniziale è in genere più complessa del risultato finale perché definire i contorni di ciò che sto facendo significa togliere tutto ciò che non serve e arrivare al nucleo dell’immagine da rappresentare o del concetto da esprimere. L’obiettivo per me è creare immagini di facile lettura, seducenti ma allo stesso tempo forti”.

Luca Font, quale dei suoi numerosi progetti la rende più fiero?

“Sono in generale molto felice di poter lasciare qualcosa nella vita delle persone, che si tratti di un cambiamento permanente come un tatuaggio o della possibilità, più fugace ma non per questo meno importante, di percepire in modo diverso gli spazi della quotidianità grazie a un intervento murale. In questo senso l’arte non solo può ma deve avere una funzione sia privata che pubblica, e il mio lavoro è sempre guidato da questa consapevolezza”.

Cosa c’è in questo momento sulla scrivania?

“Troppe idee iniziate che aspettano di essere finite”

Il 9 aprile è il giorno di Eugenio Filippi, architetto di formazione, che unisce design e street art alla propria produzione artistica.

Inizia negli anni ’90 con graffiti e stencil, evolvendosi poi verso composizioni tridimensionali. Le sue opere sono caratterizzate da solidi di grandi dimensioni, intrecciati, accavallati, sovrapposti l’uno a l’altro in un continuo cambio di piani, di punti di vista, calibrando i pieni ed i vuoti.

Il 10 aprile è il turno di Marta Lagna, calligrafa, ha collaborato con grandi case di moda, come Gucci, Fendi, Valentino, Dior, Cartier, Louis Vuitton, Loewe, Pucci, Bulgari, Max Mara e molti altri.

Oggi crea una linea di oggetti d’arredo per la casa mentre prosegue la sua attività di decoro per pareti, cui si aggiungono importanti lavori di street art su grandi dimensioni. Ogni oggetto veicola un messaggio con parole sempre scelte con cura; poesia e letteratura sono la sua più grande fonte di ispirazione.

I talk saranno dei momenti di dialogo informale, trasversale e interattivo a tema chicco a 360 gradi, che coinvolgeranno i tre artisti e altri professionisti del mondo del caffè, del design e dell’arte, legati a Gaggia.

Sarà un vero e proprio salotto dove godere di una pausa perfetta, ascoltando interventi che, attraverso il fil rouge offerto dal caffè e dalle sue suggestioni, consentano di approfondire ogni giorno tematiche vicine ai visitatori del FuoriSalone.

Gli ospiti: Enrico Maltoni, collezionista e esperto di macchine da caffè d’epoca, Fabio Rezzonico, designer, Stefania Giorgi, fotografa, Leonardo Mariani, videomaker, Paolo Mezzadri, artista del ferro e poeta, Elisabetta Lami, responsabile marketing Eccentrico, Cristina Galliena Bohman e Francesca Martinez, fondatrici Casamenu, Barbara Mantovani, stylist, Gaia Menchicchi, fotografa, Beatrice Prada, food stylist, Anna Prandoni, direttrice Linkiesta Gastronomika e fondatrice Forketters, Chiara Buzzi imprenditrice F&B, esperta di comunicazione e fondatrice Forketters, Manuela Metra ceramista, Valentina Palange content creator e divulgatrice, conosciuta come Specialty Pal.

Lunedì 7 aprile, Marco Bianchi, food mentor e divulgatore scientifico, dedicherà un approfondimento ai benefici del caffè

Tutti i giorni, con orario continuato, sarà possibile gustare il caffè e bevande a base di latte preparati da baristi professionisti dell’Accademia Italiana Baristi, utilizzando le nuove Classic GT e il macinino Gaggia MDF55.

Da martedì 8 a venerdì 11, ogni mattina si terrà una masterclass a tema “Latte art” della durata di circa un’ora, tenuta dai baristi di Accademia Italiana Baristi. Tutti i giorni, una delle postazioni sarà dedicata ad uno Specialty Coffee, con una masterclass specifica per scoprirne tutte le caratteristiche e i segreti per estrarre al meglio con Classic GT.

Per aprire la settimana, lunedì 7 aprile, avrà luogo una degustazione libera di caffè, accompagnata dal lievitato dolce della Pasticceria Angelo Inglima e da uno speciale DJ set a cura di BESIDE Dj. Tra gli ospiti d’eccezione della prima giornata ci saranno: Enrico Maltoni, studioso e collezionista di macchine da caffè espresso d’epoca, e Fabio Rezzonico, designer di molte macchine Gaggia.

Maltoni è una vera celebrità nel settore: oltre a curare la sua personale collezione, è coautore del libro “Coffee Makers”, riveste numerosi incarichi e vanta importanti collaborazioni, come quella con il Gruppo Cimbali per la realizzazione del MUMAC “Museo delle Macchine da Caffè”. Inoltre, è docente nel Master of Food Caffè di Slow Food.

Rezzonico, insignito di numerosi premi prestigiosi, tra cui il Compasso d’Oro nel 2001, è legato a Gaggia da un lungo e consolidato sodalizio professionale; suo il progetto della nuova Classic GT. Coerente con la sua visione, le macchine da caffè da lui ideate sono una perfetta sintesi fra design, funzionalità e minuziosa cura dei dettagli.

Durante i cinque giorni di evento, con la sua proposta esperienziale, Gaggia Milano si prefigge di diventare per il quartiere un punto di incontro e di aggregazione, intorno al rito del caffè, arricchendo quel momento di contenuti rappresentativi dell’eccellenza italiana, che stimolino il confronto, il dialogo, la conoscenza e l’inclusione.

Partner GAGGIA OPEN HOUSE: Eccentrico, Paolo Mezzadri/Ruggine, Pasticceria Angelo Inglima, Accademia Italiana Baristi, Forketters, Nowhere Coffee, Ditta Artigianale, Mirabilia Specialty Coffee Box, Cafezal Specialty Coffee, Hub Coffe Lab.

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