MILANO – Futures dei robusta a livelli senza precedenti: la scadenza principale (marzo) dell’Ice Robusta ha chiuso, martedì 16 gennaio, a 3.170 dollari, nuovo massimo per la borsa londinese. Ieri, mercoledì 17 gennaio, il contratto si è consolidato lievemente al ribasso terminando la giornata a 3.156 dollari, non prima però di avere toccato un nuovo massimo di 3.174 dollari.
Altra storia all’Ice Arabica, dove il contratto principale perde 605 punti risentendo della debolezza del real e ridiscende a 179,20 centesimi per libbra, livello minimo per la scadenza principale della borsa newyorchese dalla fine di novembre.
A mandare in orbita i prezzi della varietà meno pregiata – una libbra di robusta costa attualmente a Londra 143 centesimi – un allineamento senza precedenti di fattori logistici, climatici, politici, tecnici e commerciali, che hanno mandato in fibrillazione gli operatori.
El Niño continua a influire negativamente sulla produzione asiatica, in particolare su quella dell’Indonesia, dove il raccolto di robusta è in flessione del 20% circa.
In Vietnam, le prospettive produttive sono ancora incerte. Il dipartimento dell’agricoltura ha stimato il raccolto di quest’anno, ormai concluso, in calo del 10%, a 1,656 milioni di tonnellate (27,6 milioni di sacchi).
Un dato in linea con la media delle stime di un sondaggio Bloomberg condotto presso 9 addetti ai lavori, che dà un risultato di 1,66 milioni.
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