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Futures dei robusta alle stelle: mai così in alto dal settembre del 2011

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MILANO – Futures dei robusta alle stelle. Una striscia di cinque rialzi consecutivi ha portato giovedì la borsa di Londra a livelli mai raggiunti dal lontano 2011.

Dopo un parziale ripiegamento, l’ICE Robusta è tornato a salire a partire da venerdì scorso.

Un incremento minimo (appena 4 dollari). Ma che è bastato a riportare il contratto principale (marzo) a 2.202 dollari eguagliando la chiusura del 7 novembre.

Il rally è proseguito questa settimana. Nell’arco di quattro sedute sono stati guadagnati ulteriori 59 dollari.

E il contratto principale (marzo) è volato ieri a 2.261 dollari per tonnellata.

La seconda posizione del mercato londinese non si spingeva in queste aree di prezzo dal settembre del 2011.

Arabica sopra il dollaro e mezzo

Gli arabica tornano intanto sopra la soglia del dollaro e mezzo.

Chiuso lunedì per la ricorrenza del Martin Luther King Day, il mercato newyorchese ha realizzato guadagni marginali nella seduta di martedì (+60 punti) totalmente cancellati dalle perdite del giorno successivo.

Ritorno in territorio positivo nella giornata di ieri. Il benchmark ha guadagnato 155 punti risalendo a 150,75 cents, massimo da fine novembre.

Sui prezzi dei robusta continuano a pesare le previsioni negative per l’annata in corso, con la prospettiva di un calo sensibile della produzione mondiale.

Stock brasiliani ai minimi

La prima stima Conab per il 2017/18 lascia intravedere un parziale miglioramento delle prospettive produttive brasiliane per quanto riguarda il caffè conillon.

Ma la situazione sul mercato interno rimane critica

Un’indagine condotta dalla stessa Conab stima in 2,14 milioni di sacchi le attuali scorte di caffè robusta negli stati di Espírito Santo, Bahia e Rondônia.

Secondo il segretario governativo alle politiche agricole Silvio Farnese tale volume è insufficiente.

E porterà a un deficit di almeno 1 milione di sacchi di qui all’inizio del nuovo raccolto.

Ipotesi import

Questa situazione potrebbe spingere il governo ad autorizzare l’import di robusta.

Il caffè verrebbe importato esclusivamente ai fini della trasformazione e successiva riesportazione sotto forma di prodotto finito.

La misura è sollecitata da mesi dall’industria del caffè solubile e osteggiata, in pari tempo, dalla lobby dei produttori, CNC in testa.

Vola l’export vietnamita

Vola l’export del Vietnam. Secondo il Dipartimento delle dogane, le esportazioni hanno raggiunto, a fine 2016, i 29,7 milioni di sacchi, in crescita di quasi un terzo (+32,8%) rispetto all’anno solare 2015.

In forte ascesa i prezzi interni, che superano ormai i 46.000 dong/kg: oltre il 43% in più rispetto a gennaio 2016.

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