MILANO – Futura è passata per Roma con una prima edizione dedicata al mondo del no-low alcol, raccogliendo una forte partecipazione dello specialty coffee da tutta Italia. Il Festival ha infatti coinvolto micro roasters e anche grandi aziende che si sono spese come sponsor di questa manifestazione iniziata con obiettivi e filosofie molto chiare e trasparenti.
Infine, com’è andata?
Alcuni numeri che parlano: circa 500 visitatori, 34 espositori e 10 sponsor.
Il primo ad esporsi è lo stesso organizzatore di Futura, Roberto Persia
“Quello che ho notato è stato l’entusiasmo e la condivisione tra tutti, anche e soprattutto tra i ragazzi dello specialty e quelli del lato kombucha-no/low.
Si percepiva un’aria differente dalle solite fiere: sembrava come se si volesse emergere tutti insieme, in una voce unica.
Credo che l’identità che cercavamo e che volevamo dare a questo festival l’abbiamo trovata e che probabilmente la strada è quella giusta. C’è stato un grandissimo lavoro dietro e considerati tempo e risorse abbiamo messo su un festival quasi eccellente. Siamo certi che nel prossimo anno ci saranno sicuro riconferme e nuovi ingressi; sponsor entusiasti, roasters che non hanno potuto partecipare per svariati motivi ma che comunque sono passati a trovarci perchè non volevano starne fuori: insomma, le vibes erano arrivate lontano, la voce si era sparsa bene.
Siamo fiduciosi per il prossimo anno, molto. Credo che si sta aprendo un nuovo ciclo dove tutti questi ragazzi avranno un ruolo da protagonisti… veri.”
A seguire Coffeeandlucas, Federico Pezzetta, che ha avuto un ruolo strategico nel lancio e nella comunicazione di Futura:
“La prima edizione di Futura è stata una grande scommessa. Come avevo detto in precedenza quello che mi ha spinto a prenderne parte è stata l’attitudine che avevo riscontrato nell’approccio a questo evento, molto diverso rispetto al passato. Ora possiamo dire che Futura è realtà. L’aspetto migliore (che era anche quello che mi premeva maggiormente) è stato il responso sia di chi è venuto in visita alla fiera sia degli espositori stessi. I feedback sono stati semplicemente meravigliosi.
“Mi è piaciuto tantissimo. Qui c’è una vibe veramente diversa” è stato uno dei commenti più ricorrenti e non avrei potuto chiedere di meglio. Ora prendiamo quanto di buono fatto in questa edizione e implementiamo tutta una serie di idee e iniziative che avevamo già in mente.
Il maggior tempo di organizzazione e l’esperienza di quest’anno ci aiuteranno a essere chirurgici in tutti gli aspetti su cui sappiamo di poter intervenire in modo importante.
Ma un festival è fatto di persone e noi abbiamo avuto un feedback estremamente positivo di cui faremo tesoro per una seconda edizione ancora migliore della prima. Da parte mia sono contento di aver visto realizzarsi un evento del genere a Roma. E chissà se ci fermeremo solo alla capitale.”
E poi alcuni commenti diretti da parte di chi ha voluto essere tra i protagonisti e scommettere a questa prima edizione
Andrea Antonelli, imprenditore e trainer SCA: “Se alla prima edizione l’obiettivo era iniziare un nuovo corso, dare la giusta identità al festival, lasciare tutti contenti e carichi per partecipare all’edizione 2025, allora l’impressione è che ci si è riusciti alla grande.”
Tommaso Bongini (Gearbox):
“Futura è stata una esperienza molto positiva: era la prima volta che affrontavamo una trasferta in terra romana e ne siamo rimasti estasiati. Il pubblico ha risposto benissimo all’evento e ai contenuti dell’evento stesso.
Il fatto che il focus non fosse solamente su specialty coffee, ma anche su Kombucha e NoLow drinks ha creato un bacino di utenza trasversale dai recettori molto stimolati.
Roberto, Giorgia, Federico e tutto lo staff sono stati molto disponibili sin dal primo istante e hanno accolto in modo attento qualsiasi richiesta e necessità.
Edizione 2025? Non vediamo l’ora!”.
Luciano Bramante, di Nowhere:
“Esperienza positiva per la prima edizione e per il tempo ristretto per organizzarla. Tanto entusiasmo e buone vibes. L’intenzione di fare un primo passo in una direzione nuova è riuscita e sono molto fiducioso per l’anno prossimo. Quindi con l’esperienza di quest’anno e maggior tempo per gli organizzatori di preparare la seconda edizione con maggiori mezzi e tempo a disposizione sicuramente riparteciperei”.
Un segno positivo per Futura, che come suggerisce il suo stesso nome, è già proiettato in avanti, nel 2025, per potersi proporre come punto di riferimento per chi vuole spingere sulla qualità delle bevande analcoliche.”
Simone Guidi, La Sosta, conclude: “Un’ottima prima edizione, che ha mostrato con sorpresa a noi di La Sosta Specialty Coffee un bellissimo interesse ed attenzione dei consumatori di questa bevanda su Roma. Questo è merito delle aziende sul territorio che stanno facendo un grande lavoro! Complimenti, ci vediamo il prossimo anno con super novità. Basta pozzanghere!”.