MILANO – Gli scarti di caffè, ormai lo abbiamo abbondantemente provato attraverso diversi esempi, sono un ottimo prodotto da riutilizzare. Per tutti coloro che ancora buttano i fondi di caffè nell’umido, forniamo un ulteriore modello da seguire. L’idea improntata tutta sul sistema dell’economia circolare è di Antonio Di Giovanni. Porta un nome che già suggerisce il contenuto della sua intuizione: Funghi Espresso.
Leggiamo meglio di cosa si tratta, dall’articolo di Giulia Diamanti, per Corriere Tv, dove è possibile anche vedere una video-intervista completa.
Funghi Espresso, soluzione sostenibile
Di Giovanni è quindi il creatore della startup agricola «Funghi Espresso». Che sperimenta nuove tecniche di coltivazione ispirate all’economia circolare. Per fare un tavolo ci vuole il legno. Per fare un fungo ci vuole il caffè. L’idea rivoluzionaria si è tradotta in un ambizioso progetto dell’ideatore dell’impresa agricola.
Tutto parte da uno scarto, ossia il fondo di caffè
Da qui, Antonio genera un substrato di coltivazione al quale mischia il seme del fungo. Senza l’uso di prodotti chimici i funghi crescono in supporti verticali sospesi, permettendo di fatto un dimezzamento nell’uso del suolo rispetto ai metodi tradizionali di coltivazione.