MILANO – Uno dei settori che è stato colpito duramente dalla pandemia è sicuramente quello della distribuzione automatica: ancora adesso, complice lo smartworking che tiene lontano dagli uffici (e dalle vending machines) molti dipendenti, i consumi tardano a ripartire. Tuttavia, si è registrato un ritorno di acquisti che ha visto tra i protagonisti non solo il caffè, ma anche la frutta fresca: una pausa sana ed equilibrata. Leggiamo i dettagli di questa analisi dal sito notizietoscana.it.
Frutta ai distributori: riparte il comparto
La frutta fresca pronta da mangiare arriva in ufficio, ma anche nelle scuole e sulle autostrade. E persino nei distributori automatici. Come rileva Confida, l’associazione di categoria che rappresenta, a livello nazionale, l’intera filiera della distribuzione automatica di cibi e bevande, le confezioni di frutta e verdura vendute nel 2018 hanno quasi raggiunto la cifra considerevole di 3 milioni e 700mila, con una progressione anno su anno dell’8,8%.
Frutta fresca nel pacchetto di welfare aziendale
Il consumo di frutta IV gamma, del resto, cresce a doppia cifra: + 35% circa nel 2019 per un valore complessivo di 33 milioni di euro, secondo i dati Nomisma su fonte Nielsen. E anche se durante l’emergenza Coronavirus ha subito una flessione, dettata dal fatto che i consumatori hanno ridotto gli acquisti di prodotti “servizio”, le vendite sono in ripresa.
«L’emergenza può aver portato, anche solo temporaneamente, un cambio dei consumi. Bisogna provare ad intercettare e anticipare le esigenze dei consumatori così da poter accelerare una ripresa nei volumi», commenta Simone Zerbinati, direttore generale dell’omonima azienda, associata a Uif-Unione italiana food IV gamma.E infatti la frutta fresca pronta sta conquistando nuovi spazi.
Per i dipendenti di Fainplast, azienda di produzione di compound di Ascoli Piceno, è arrivato il distributore automatico. Una vaschetta da 160 g di frutta fresca tagliata a mano, del territorio e di stagione fornita in appositi distributori automatici, 10 giorni di scadenza certificati e un prezzo di solo di 1 euro per i dipendenti.
«L’obiettivo è il benessere a 360 gradi di chi lavora in azienda – dichiara Roberta Faraotti, responsabile comunicazione istituzionale e responsabilità sociale di Fainplast –, quindi proporre uno stile di vita salutare a cominciare dalle abitudini da assumere nel luogo di lavoro». Più di 1.300 vaschette erogate nei primi mesi dell’anno per 135 lavoratori e dopo la pausa dovuta al lockdown, il programma sta riprendendo con l’obiettivo di aggiungere anche vaschette di insalata arricchite di frutta secca e di esportato in altre realtà aziendali.
Il distributore di frutta fa parte del progetto di welfare aziendale “Cosa Fa in Mensa?”, ideato da Mauro Mario Mariani, medico chirurgo, specialista in angiologia, tra i massimi esperti in terapia chelante (che cura le intossicazioni da metalli pesanti) e stress ossidativo, con il quale i dipendenti organizzano incontri (o video incontri, come durante il lockdown) al fine di avere consigli e suggerimenti sul proprio stile di vita. L’obiettivo è il benessere a 360 gradi di chi lavora in azienda, quindi proporre uno stile di vita salutare a cominciare dalle abitudini da assumere nel luogo di lavoro.
Nelle scuole a settembre
E pensa ad allargarsi al mondo aziendale anche l’ultima linea Frutta Go! lanciata da Sama, azienda situata nella provincia di Padova, che da oltre 20 anni opera nelle conserve vegetali.
«Il formato si presta per essere inserito in una vending machine o per essere portato direttamente da casa, dal momento che la nostra frutta si conserva fuori dal frigo per sette giorni – dichiara Federica Fiore, marketing manager di Sama – e stiamo già valutando a progetti in questo senso. Da settembre, inoltre, con la ripresa delle scuole, inizieremo a proporci anche nel mondo scolastico».
Al mondo della scuola ha pensato anche la partnership tra Melinda e Parmareggio con Snack & Vai!, merenda combo presentata a luglio che unisce una passata 100% frutta in pouch tascabile e uno snack da 17 g di Parmigiano Dop. In vista della ripresa delle lezioni. «Il format dello snack si integra con il progetto Melinda di trovare sempre nuovi modi di mangiare le mele – affermano dal consorzio trentino –, puntando su un alto livello di servizio, oltre che di gusto e qualità».
La frutta nelle scuole non è una novità e rientra nel programma governativo di promozione del consumo di ortofrutta che coniuga le attività educativa, salutistiche e informative all’azione concreta di disponibilità di prodotti freschi e di qualità pronti all’uso nei distributori automatici (come il progetto Frutta Snack partito già nel 2005). Ma ora la frutta fresca pronta arriva anche in autostrada.
Il Gruppo Orsero, leader nell’Europa mediterranea per l’importazione e la distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi, ha da poco stretto un accordo con Autogrill per essere presente in 200 punti vendita del territorio italiano con i prodotti della gamma di frutta tagliata pronta al consumo e della nuova linea “Frutta da bere” in confezione 100% riciclabile. Entrambe le società sono molto ottimiste sul progetto in quanto risponde alle nuove esigenze del consumatore che anche in viaggio predilige sempre più alimenti confezionati, pratici e sicuri, nonché salutari.