NAPOLI – Dopo aver aperto il dibattito sul prezzo della tazzina, aumentata in molti bar in tutto lo Stivale anche per far fronte alle perdite determinate dal Coronavirus, adesso torna il tema della cosiddetta tassa Covid. Stavolta il colpevole sarebbe una frolla: a Napoli, in un bar arriva la richiesta di dividerla in due e lo scontrino lievita di 50 centesimi. Leggiamo la notizia da internapoli.it.
Frolla della discordia: un aumento poco gradito
Un rincaro di 50 centesimi sullo scontrino di una frolla a a Napoli. Il motivo? Averla semplicemente divisa a metà. E’ polemica sul web per la foto di una ricevuta fiscale emessa in un bar di Ponticelli, nella periferia ad est della città. “Diviso 2 – 0,50 centesimi“, questa la scritta apportata sullo scontrino che ha fatto infuriare il presidente di Federconsumatori della Campania Rosario Stornaiuolo, il quale ha mostrato sui social la foto ‘incriminata’.
“Incredibile e ridicolo – scrive su Facebook –. Un bar a Ponticelli aggiunge 50 centesimi allo scontrino perché taglia in 2 la frolla. Fermiamo queste pazzie. Non è una questione di 50 centesimi, ma di etica nel commercio”. Pronta la risposta del titolare del bar. “Riguardo a i 50 centesimi della divisone della frolla, ci tengo a precisare che offriamo un servizio e non si tratta solo di dividere la frolla ma di servire il dolce in 2 piattini e con 2 posate al tavolo“.
“Non dobbiamo essere noi clienti a pagare la crisi del Coronavirus”
Cinquanta centesimi in più, compresa Iva, perché la frolla è stata divisa per due persone che stavano facendo la consumazione al tavolino, in aggiunta al costo del dolce di 2,10 euro. “Devo premettere che abbiamo mangiato un’ottima sfogliatella napoletana – racconta a ‘Napoli Fan Page’ il cliente -. Ma sono rimasto sbalordito quando ho letto la maggiorazione di 50 centesimi per la divisione del dolce sullo scontrino. Non è tanto una questione di prezzo sulla frolla, perché li avremmo lasciati probabilmente di mancia, ma non possiamo essere noi clienti a dover pagare la crisi del Coronavirus“.
Aumento di 50 centesimi sullo scontrino della frolla a Napoli, le parole del presidente Federconsumatori Campania
“Comprendiamo le necessità dei gestori dei locali, ma non è questa la strada. Non saranno 50 centesimi in più pagati dai clienti ad aiutare a superare la crisi del Coronavirus. Il tema dei rincari è uno degli effetti collaterali della crisi post-Coronavirus di cui si discute da giorni. I prezzi di molti prodotti hanno registrato un incremento negli ultimi giorni”.