giovedì 19 Dicembre 2024
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Franco e Mauro Bazzara in linea con Rudi Albert sull’aumento del prezzo del caffè: “Ma nessuno lo spiega al consumatore finale”

Franco e Mauro Bazzara: "Dobbiamo tutti quanti, ritengo, unire le forze, divulgando ove possibile il prezioso lavoro che quotidianamente si fa tra le mura di una torrefazione, e non meno importante, tra quelle di un bar, colpiti da un’infinità di difficoltà burocratiche, fiscali, sistemiche, e così via. Quindi, come dice Rudi Albert della Alkaff, non paura… ma coraggio"

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Franco e Mauro Bazzara, rispettivamente il presidente e il ceo dell’omonima torrefazione, commentano la situazione attuale del settore del caffè in risposta alla nota di Rudi Albert di Alkaff (ne abbiamo parlato qui). Leggiamo di seguito le considerazioni di Franco e Mauro Bazzara.

Franco e Mauro Bazzara in risposta a Rudi Albert

“Colpisce l’articolo dell’amico Rudi Albert della Alkaff, che invita noi torrefattori a un giusto aumento del prezzo di 2 €/kg dei listini attuali, vista la ben nota situazione che, per altro, dura da molti, troppi, mesi. Un consiglio che noi, in qualità di torrefattori, abbiamo già applicato. Ma la considerazione più importante, forse, va fatta sul “non abbiate paura”. Grazie ai nostri libri e all’evento biennale da noi organizzato a Trieste, abbiamo la fortuna di conoscere ed essere amici di tantissimi colleghi in tutta Italia, e non mancano le occasioni per confrontarsi anche, e ora soprattutto, su questi temi.

La parola “paura”, infatti, alla luce di quanto sta accadendo, affiora spesso e questo è pericoloso e, come fa intuire Rudi Albert, è sicuramente dannosa e… non aiuta. Il rischio è appunto quello di un ulteriore impoverimento di gran parte dei torrefattori. Se il torrefattore è in salute, riteniamo sia facilitato ad aiutare anche il barista.

Ricordiamo l’alto numero di locali pubblici chiusi nell’ultimo periodo. Mai come in questo momento c’è bisogno di supportare la figura del barista, che in questi ultimi anni sta soffrendo le numerose e difficili situazioni.

Del prezzo della tazzina ne discutiamo da anni, e sembra impossibile alzarlo, come nella maggior parte dei paesi europei, dove addirittura il caffè costa più del doppio di quanto costi da noi.

Ma se andiamo al bar e chiediamo un calice di Pinot Grigio e ci vengono offerte tre, quattro, cinque diverse cantine, pagando mediamente dai 4 agli 8 euro, perché lo stesso discorso non dovrebbe valere anche per il caffè, nelle sue molteplici varietà di qualità, somministrazione e molto altro ancora?

Giustamente, sull’aumento del prezzo del gas le polemiche sono salite alle stelle, dovute alle note cause internazionali, con le dovute proporzioni anche nel caso del caffè, al quale però, purtroppo, si dà decisamente minor peso. Ma questo non è per niente giustificabile.

Il problema di fondo, riteniamo sia, che nessuno lo sta spiegando a sufficienza al consumatore finale. Lo stesso dovrebbe sapere, almeno in parte, del monumentale lavoro che c’è dietro, partendo dalla piantagione, fino ad arrivare al banco del bar.

Come ampiamente ricordato dai nostri colleghi e amici in tutta Italia nei giorni precedenti, se ci deve essere il bar rionale che offre un caffè a 1 euro circa, perché non dovrebbe esserci la caffetteria o il ristorante che offre un prodotto speciality a 5 euro? Come in modo eroico fanno gli amici Caroli, Valli, Sanapo, Lattuada, Antonelli, solo per nominarne alcuni.

C’è spazio per tutti, qualcuno va nella trattoria tradizionale, un altro preferisce le tre stelle Michelin. Ad esempio, noi, in qualità di torrefattori, quello che abbiamo fatto, nel nostro piccolo, è divulgare a 360 gradi nel nostro territorio e non solo, tramite media, magazine e interviste, quanto sta accadendo, e lo facciamo da sempre.

Partendo dall’inizio, quanto si sta discutendo e verrà discusso a Bruxelles impatterà di sicuro con le nostre attività e questo fa venire in mente l’importante ruolo delle nostre associazioni.

Riusciamo a mandare un messaggio forte e chiaro a chi decide? Tante associazioni, tanti messaggi? Fossimo più uniti, forse lo faremmo meglio. Nel primo Trieste Coffee Experts infatti, come nell’ultimo, le abbiamo riunite, assieme a tanti grandi nomi del caffè, per sottolineare l’importanza che essi parlino con una voce sola.

Alla fine, la verità sta spesso nel mezzo, ma bisogna andarla a cercare. Dobbiamo tutti quanti, ritengo, unire le forze, divulgando ove possibile il prezioso lavoro che quotidianamente si fa tra le mura di una torrefazione, e non meno importante, tra quelle di un bar, colpiti da un’infinità di difficoltà burocratiche, fiscali, sistemiche, e così via. Quindi, come dice Rudi Albert della Alkaff, non paura… ma coraggio”.

                                                                                                Franco e Mauro Bazzara

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