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venerdì 22 Novembre 2024
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Il test: promossa a pieni voti la U di Krups ma la migliore resta la moka Bialetti

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MILANO – Tre macchine e tre sistemi per il caffè porzionato a confronto. A proporre questo test, il portale informativo metrofrance. Sul banco di collaudo, il più recente modello della gamma Nespresso, la “U” di Krups, la Senseo “Twist” della Philips e la nuovissima Verismo 580 di Starbucks, fabbricata da Krüger. Il panel di esperti ha plebiscitato il modello Nespresso preferito agli altri due per la maggiore semplicità di utilizzo, per la compattezza, per l’efficace meccanismo di espulsione della capsula e per il design accattivante. La Verismo viene apprezzata per le linee gradevoli e la versatilità. Tra i punti a sfavore, l’elevato costo dei serving. La Twist è di gran lunga la più economica, ma anche la più ingombrante e soprattutto non è una macchina per l’espresso, visto che la pressione di erogazione del caffè si limita a 1,5 bar.

La U vince, ma vediamo brevemente i punti salienti del test

Sul capitolo prezzo, come già detto, vince nettamente la Twist, in vendita a EUR100, contro EUR 139 e EUR 149 rispettivamente per la “U” e la Verismo. Ma cosa offre ciascuno di questi modelli? La “U” può erogare tre tipi di caffè: ristretto (25 ml), espresso (40ml) e lungo 110ml. L’erogazione della Verismo è personalizzabile sino a 145 ml.

La Twist propone espresso (30 ml), caffè (210 ml) e latte (135 ml). Come già detto parlare di espresso è comunque improprio vista la modesta pressione della macchina, a fronte dei 19 bar erogati sia dalla “U” che da Verismo.

Quanto costano i serving?

Da un minimo di 18 centesimi per le cialde Senseo a un massimo di 41 centesimi per la Verismo, che salgono addirittura 78 se si decide di utilizzare anche la capsula per il latte. Da notare che nel caso della Verismo non esistono, per il momento, alternative alle capsule prodotte da Starbucks, mentre sono sempre più numerosi i serving low cost compatibili con i sistemi Senseo e Nespresso. Sul piano della carrozzeria vince la Verismo, con le parti in metallo a conferirle una maggiore solidità, rispetto agli altri due modelli, almeno all’apparenza, più “plasticosi”.

Vantaggi e svantaggi: rapida e semplice da usare la “U”, alla quale è abbinato un vasto assortimento di capsule a marchio Nespresso adatte a tutti i gusti

La semplicità è però anche un limite, poiché i tempi di erogazione preimpostati tolgono spazio alla personalizzazione della bevanda. Decisamente parsimoniosa la Twist, che richiede un minor investimento iniziale e modesti costi di esercizio (cialde economiche e bassi consumi elettrici). Il risultato in tazza è però modesto e, secondo il test, il caffè “sa di plastica” quando la macchina è nuova. La Verismo è rapida e versatile, anche se tende a gocciolare un po’ di più a fine erogazione. Ulteriore neo, come già detto, il costo delle capsule. Il verdetto Promossa a pieni voti la “U” (8,5/10). Sufficienza piena per la Verismo (6,5/10). Bocciata, nonostante la maggiore economicità, la Twist (5/10), penalizzata anche dal design fortemente caratterizzato e dall’ingombro. Ma la moka … Ma la vera vincitrice secondo gli esperti di metrofrance … è la vecchia e cara caffettiera italiana. Nella fattispecie, la Moka Express Bialetti da tre tazze, che costa appena una ventina di euro. Utilizzando del caffè fresco macinato comprato da un torrefattore artigianale – chiosa l’articolo – la macchinetta dell’omino coi baffi offre un rapporto qualità-prezzo imbattibile!

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