mercoledì 25 Dicembre 2024
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Dentro ai panni del coffee hunter pioniere degli specialty, Francesco Sanapo

Si sa, che ogni mattina un italiano si alza, prende la moka e inizia il rito propiziatorio della giornata: prepararsi un buon caffè. E proprio per gustarlo al meglio, Francesco, suggerisce alcuni accorgimenti che, sfatano alcuni miti: non bisogna usare l’acqua del rubinetto, ma l’acqua minerale naturale perché priva di impurità, usando la fiamma bassa e soprattutto lavando la moka dopo ogni utilizzo con un detergente senza odore (lui consiglia Pulicaff) per evitare contaminazioni

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MILANO – Il coffee hunter pioniere degli specialty in Italia, con la sua Ditta Artigianale e il suo palato campione italiano d’assaggio, continua a far parlare di sè. Le qualifiche e i traguardi collezionati da Francesco Sanapo sono tanti e in molti li conoscono, ma non ci si stanca mai di ricordare il percorso di uno dei professionisti più noti del settore. Tra passione e determinazione, ecco le sue esperienze dall’articolo di Donatella Ria su tfnews.it.

Il coffee hunter dal chicco alla tazzina

Francesco Sanapo, d’origine salentina ma giramondo di vocazione, è un punto di riferimento nel mondo del caffè. Sulla carta d’identità c’è scritto imprenditore, ma lui ci tiene a specificare che è un coffee hunter, cioè un esperto a 360° del prezioso chicco. Dichiara che una tazzina di caffè venduta al prezzo inferiore di 5 euro non garantisce un prodotto di buona qualità.

Come dicevamo è un giramondo e qualche mese fa si è conclusa la mostra fotografica che aveva come tema il suo viaggio in Uganda, alla scoperta delle numerose piantagioni di caffè. Ha raccolto le idee dei braccianti nelle piantagioni caffè, ha studiato le fasi di lavorazione e trasformazione, dei chicchi, per capire la qualità del prodotto da esportazione, assaporandone gusto e sapore all’origine. Tutto questo è racchiuso nel progetto ‘‘coffe hunting’’ da lui ideato e portato avanti anche con la creazione della torrefazione ‘‘Ditta Artigianale’’, aperta in terra toscana, precisamente a Firenze ma con una visione internazionale.

Si sa, che ogni mattina un italiano si alza, prende la moka e inizia il rito propiziatorio della giornata: prepararsi un buon caffè

E proprio per gustarlo al meglio, Francesco, suggerisce alcuni accorgimenti che, sfatano alcuni miti: non bisogna usare l’acqua del rubinetto, ma l’acqua minerale naturale perché priva di impurità, usando la fiamma bassa e soprattutto lavando la moka dopo ogni utilizzo con un detergente senza odore (lui consiglia Pulicaff) per evitare contaminazioni.

Riuscirà il nostro eroe del chicco a far cambiare il modo di preparare un’ottima tazzina di caffè fumante?

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