FRATTAMINORE (Napoli) – Con lo scoppio della pandemia, chi sa trovare soluzioni alle nuove modalità di consumo (condizionate dalle misure di sicurezza per limitare i contagi), può davvero pensare di ripartire. Tra gli imprenditori che sono stati capaci di reinventarsi con un’attività a prova di Covid, Francesco Costanzo, che ha aperto a Frattaminore la primo micro torrefazione aperta al pubblico. Un modo di tenere le distanze ma rimanere uniti, nella degustazione e nella cultura del caffè. Leggiamo la notizia dal blog grancaffecostanzo.wordpress.com.
Francesco Costanzo avvicina i consumatori alla torrefazione
In un mondo dove il sapere è alla portata di tutti esiste un chicco la cui storia è talmente ampia nel tempo e nello spazio da essere sicuri che c’è sempre qualcosa ancora da imparare, attecchendo in ogni parte del luogo e soprattutto nella vita di tutti. Napoli si distingue in modo particolare nell’approccio con questo chicco.Stiamo parlando di caffè e con esso non si scherza.
Francesco Costanzo ne è testimone, diventando il volto dell’espresso napoletano
Grazie alla sua dedizione e professionalità, difendendo così il nostro espresso, spesso criticato come tazzina e metodo di estrazione. Il 27 Settembre, in piazza Municipio, Napoli, ha battuto il record di maggior numero di caffè estratti in un’ora estraendo 703 espressi con due macchine a leva della San Marco a tre gruppi. Un vero e proprio tributo alla tipica estrazione Napoletana.
Dopo aver esibito pubblicamente la magnifica estrazione, si è focalizzato sulla materia prima, il chicco, vedendo in una micro rosastery l’unica possibilità di poter selezionare, lavorare e selezionare personalmente la propria miscela. La scelta quindi non è più tra i brand, ma tra i migliori chicchi verdi, del metodo di lavorazione e ovviamente dell’origine, seguendo l’intero percorso del chicco, dalle piantagioni alla tostatura, dalla miscela all’estrazione.
La scelta di una micro roastery nel locale permette di avere un collegamento diretto con la parte più importante della filiera del caffè
Ovverosia le realtà delle piantagioni, garantendo ai coltivatori il giusto supporto per il duro lavoro. Dalle piccole Farm a Via Cavone di Frattaminore, punto di riferimento per gli intenditori di caffè, dove possono vedere con i propri occhi la qualità del caffè verde, conoscere la provenienza e la lavorazione, sentire il profumo del caffè appena tostato e gustare la bella tazza di espresso, apprezzando l’intera filiera scelta e seguita da Costanzo Francesco.
Ma Via Cavone non è solo il punto di riferimento degli intenditori di caffè, ma anche dei baristi e ragazzi che desiderano apprendere questo mondo. Il 14 Luglio di quest’anno, sette volti, Costanzo Francesco, Carmela Maresca, Rosa Bruno, Flavia Sorrentino, Silvia Signorini, Giovanna Reccia e Stefania Patricelli, hanno dato origine a un’Associazione che ha come fondamenta la base del culto del caffè: La Condivisione.
L’ associazione maestri dell’espresso napoletano ha come scopo la tutela dell’espresso e per riuscire in questo intendo, i soci Fformatori che hanno aderito, hanno accettato di “condividere” la propria Maestria per rendere tutti consapevoli su ciò che è davvero l’espresso napoletano, rendendo tutti predisposti ad un percorso di Formazione presso apposite sedi. Con la tipica estrazione della Leva, l’importanza della materia prima e il culto della condivisione, Costanzo Francesco chiude il cerchio del caffè, si ma come una spirale in continua crescita.