MILANO – Forti ribassi nel Super Tuesday americano. Dopo i massimi di lunedì, ieri una forte correzione in terrritorio negativo. Correzione alla quale hanno contribuito le tensioni e le incertezze dei mercati per l’esito delle elezioni americane, di cui non è ancora noto il risultato nel momento in cui stiamo scrivendo.
È bene ricordare che gli elettori di oltreoceano non sono stati chiamati a scegliere soltanto il nuovo presidente.
Si è votato infatti anche per il rinnovo dei 435 deputati della Camera dei Rappresentanti (il mandato è di due anni) e di circa un terzo dei senatori (mandato di 6 anni).
Un’elezione altrettanto importante ai fini degli equilibri e degli indirizzi politici della più grande democrazia del mondo.
Tornando alle borse, la giornata di martedì ha visto forti ribassi su entrambi i fronti. L’ICE Arabica ha perso 685 punti (-3,9%) scivolando a 167,50 centesimi, per effetto delle aggressive liquidazioni delle posizioni long a breve.
Ingenti i volumi, che hanno raggiunto i 109.360 lotti: quasi un record. Si tratta della prima chiusura in territorio negativo dopo 5 sedute consecutive al rialzo. Nonché della massima flessione giornaliera per la borsa newyorchese dal 24 giugno a oggi.
È andata ancora peggio a Londra, dove il contratto principale (gennaio) è arretrato di 109 dollari e ha chiuso a 2.085 dollari, in perdita di quasi il 5% sulla giornata precedente.
Ancora pioggia in Brasile
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