MELBOURNE, Australia – L’attività in pista a Melbourne è ormai nel pieno delle operazioni, con le qualifiche che hanno decretato la prima griglia di partenza stagionale.
A bocce ferme, però, si continua a parlare – e scherzare – sull’insolita livrea rosa adottata dalla Force India, fortemente voluta dallo sponsor Bwt, nonché vero e proprio evento mediatico che ci ha accompagnati verso il season opener australiano.
Insomma, forse ci si dovrebbe concentrare solo sulla tecnica e sulle prestazioni, ma la “Pantera rosa” continua a dividere.
Dopo i simpatici siparietti andati in scena su Twitter – non ultimo quello che ha sancito una sorta di gemellaggio sportivo tra la Force India e la formazione rosanero del Palermo Calcio, con tanto di esultanza personalizzata del bomber Ilija Nestorovski – tra il serio e il faceto neppure il paddock di Melbourne si è potuto sottrarre dall’esprimere pareri sulla resa cromatica della VJM10.
A esprimere un’opinione puramente commerciale, ci ha pensato ad esempio il nuovo boss della McLaren, Zak Brown. Il manager statunitense ha fatto capire di ritenere insufficiente la cifra pagata dagli austriaci della Best Water Technology (si parla di circa 20 milioni di dollari) per tingere di rosa la monoposto di Ocon e Perez.
“Sicuramente – ha spiegato Brown ai tedeschi di Sport.de – per quella cifra non avrei cambiato il colore delle nostre macchine. Ma non c’è dubbio che lo sponsor sappia come muoversi, visto che per adesso non si parla d’altro…”.
Mentre i piloti del team con sede a Silverstone apparivano un po’ imbarazzati, non potendo ovviamente esprimersi in maniera negativa, chi certamente ha calcato un po’ la mano è stato Niki Lauda.
Il presidente non operativo del team Mercedes – interpellato sul tema dagli austriaci della Orf – ha scherzato sul tema non preoccupandosi di apparire politicamente scorretto: “È la prima volta che mia figlia Mia apprezza per davvero una macchina, perché le ricorda la Principessa Lillifee”.
Potrebbe anche essere usata come safety car in una parata arcobaleno”, ha poi aggiunto il tre volte iridato in riferimento alle sfilate del gay pride, prima di concludere che forse “è meglio parlare di argomenti più politically correct”.