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martedì 05 Novembre 2024
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Formazione professionale sul cacao con il primo Umami Cocoa Camp

Ideato e organizzato da 7 diverse organizzazioni provenienti da 5 paesi, il progetto Creative Rural Empowement And Thinking Innovative Villages and Ecosystems through Cacao" promuove una crescita sostenibile della filiera del cacao

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  • Dalla Corte
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MILANO – Il progetto “Creative Rural Empowement And Thinking Innovative Villages and Ecosystems through Cacao” – C.R.E.A.T.I.V.E. Cacao è ideato e organizzato da 7 diverse organizzazioni provenienti da 5 paesi. (Germania, Italia, Colombia, Brasile, Bolivia). Si svolge nel corso di 18 mesi, a partire da febbraio 2018.

Umami: il piano formativo

Il progetto presentato dalla Ong tedesca Starkmacher Ev risponde alle sfide odierne di un mercato del lavoro in crisi. Ovvero, risponde all’aumento dei livelli di disoccupazione giovanile.

Inoltre, promuove una crescita sostenibile della filiera del cacao di qualità intelligente e inclusiva. E promuove la creazione di processi partecipativi tra i giovani. Nonché la tendenza generale alla migrazione dalle aree rurali a quelle urbane.

Gli obiettivi principali del progetto, descritti da Andrej Godina

Il  presidente di Umami Area, associazione italiana partner del progetto internazionale, spiega il progetto.

Ermanno Perotti, progect manager di Starkmacher, mi ha proposto la partnership per il progetto formativo di Umami Cocoa Camp. Fin da subito delineato quelli che dovevano essere gli obiettivi del progetto.”

Continua Godina. “Per Umami Area è imprescindibile lavorare senza avere determinate priorità. Come fornire ai giovani formazione tecnica, innovazione e conoscenze specializzate sull’intera filiera produttiva del cacao.

Concepire e promuovere comunità rurali sostenibili

Ancora le parole del presidente.”Sfruttando le loro risorse; attirando e trattenendo le imprese e residenti di tutte le età, in particolare i giovani, nelle aree rurali. E assicurando che lo sviluppo economico porti a miglioramenti duraturi.

Creando poi un legame critico tra la competitività economica, agricoltura e la qualità vita. Gli obiettivi così descritti hanno coniato il termine inglese di “Re-Thinking Villages”.Che è la mission di questo progetto”.

Il progetto si basa su numerose attività, soprattutto didattiche e di formazione. Che il personale di Umami Area ha delineato assieme ai partner internazionali. L’obiettivo è riuscire a raggiungere gli obiettivi proposti in modo efficiente e professionale.

Francesca Surano, la parola a lei

Parla anche la project manager di Umami Area e responsabile del progetto.

E’ ormai da qualche anno che all’interno di Umami Area abbiamo iniziato un percorso di formazione sul cacao di qualità; partecipando a corsi di formazione e visitando piantagioni di cacao in centro America e in Vietnam.”

Poi aggiunge. “Le attività del progetto cacao che ho seguito quale rappresentante di Umami Area sono numerose e delineate nei seguenti punti chiave. Forniamo una formazione internazionale con un primo campus in Brasile al quale aderiscono 28 partecipanti.”

Le tematiche trattate in aula e con workshop pratici in piantagione

“Sono l’agricoltura e la vita rurale nelle piantagioni di cacao. Quale mezzo di reintegrazione nella società; l’azione dei giovani formati professionalmente nei processi democratici di partecipazione globale;

poi ancora sessioni creative per trovare nuove idee e modi di implementazione dei modelli di Re-Thinking Villages. La formazione continuerà ancora con successivi campus aperti a nuovi partecipanti. Durante i quali le tematiche saranno leggermente differenti”.

In Brasile, luogo del primo campus formativo

Qui, le attività denominate Umami Cocoa Camp, si basano su un mix tra esperienza pratica in piantagione. Oltre che su lezioni frontali. Il primo campus che si svolgerà nella regione di Ilheus, vedrà i partecipanti muoversi attraverso lezioni teoriche; su botanica della pianta, buone pratiche agricole. Ma anche innovazione tecnica nelle aree rurali; storia del cacao e analisi sensoriale della cioccolata.

Le classi teoriche sono amalgamate con esperienze pratiche di fieldrowrk

Qui i partecipanti avranno la possibilità di toccare di prima mano la raccolta, lavorazione, fermentazione; essiccazione e conservazione delle fave di cacao.

Il programma prevede visite alle aziende di cacao. Sempre al fine di collegare i giovani direttamente al mercato del lavoro. Il programma è arricchito anche dalla visita di diversi centri di ricerca e sviluppo sulla produzione di cacao. L’obiettivo è esplorare il tema cacao anche sotto il punto di vista scientifico.

Per avere maggiori informazioni sul prossimo campus formativo in Brasile di febbraio 2018 è possibile visitare il sito web.

La formazione del progetto è co-finanziata dal programma Erasmus+ della commissione europea. Esso prevede nei 18 mesi altri 4 appuntamenti formativi.

Colombia – luglio 2018

Formazione internazionale in Colombia per 28 partecipanti. Durante questo periodo, verranno trattati temi quali la produzione di cacao di qualità.

Ma anche le nuove sfide e le minacce per i produttori. O anche i nuovi sistemi di commercializzazione del cacao nei Paesi produttori.

Inoltre le buone pratiche agricole e l’applicazione di un’agricoltura sostenibile. Poi ancora l’evoluzione e la nuova economia della lavorazione del cacao. Infine produrre un cioccolato di qualità. Uno che abbia le caratteristiche chimico/fisiche migliori. Grazie all’analisi sensoriale delle fave di cacao.

Italia

Formazione internazionale in Italia sempre per 28 partecipanti. Nel paese dove la tradizione della cioccolata di qualità è uno dei patrimoni culturali della cultura italiana.

Durante il campus formativo, verranno trattati diversi temi

A cominciare dal commercio internazionale del cacao. Affrontando il come sviluppare una filiera di produzione sostenibile e tracciabile.

Per capire e approfondire la chimica del cioccolato e l’analisi sensoriale. E anche la tostatura della fava. Oppure gli ingredienti e i processi di lavorazione che contribuiscono a migliorare il gusto del prodotto. Infine i macchinari necessari per trasformare la fava di cacao in una tavoletta di cioccolato.

Bolivia

Job Shadowing in Bolivia (6 partecipanti). È l’ultimo campus formativo.

Si pone perciò l’obiettivo di coinvolgere attori rilevanti della filiera di produzione provenienti dal mondo giovanile. Ma anche dell’educazione, della politica.

Dall’amministrazione pubblica e dalle imprese private

Sempre per promuovere una più ampia conoscenza del mercato e una maggiore possibilità per i giovani di raggiungere risultati tangibili di business.

Ermanno Perotti

Il responsabile del progetto della tedesca Starkmacher delinea le priorità del progetto.

Da quando ho iniziato a lavorare su progetti formativi indirizzati ai giovani disoccupati mi sono sempre posto delle priorità. Che per me sono imprescindibili. Poi bene si sposano con le linee guida delineate dalla Commissione Europea.

Il progetto Cacao ha la priorità di promuovere l’adozione di esperienze pratiche imprenditoriali nel settore dell’istruzione. Ma anche del tirocinio e dell’animazione socioeducativa.”

Formazione e professionalità

Continua il responsabile.

“Incoraggiando l’inclusione sociale e il benessere dei giovani. Infatti le linee formative di tutte le lezioni all’interno del progetto sono orientate al risultato e all’ottenimento della massima competenza professionale.

I partecipanti potranno così aumentare le loro interazioni pratiche con il mercato del lavoro. E avere maggiori possibilità d’impiego nella filiera produttiva del cioccolato.

Infatti il partenariato con le diverse organizzazioni coinvolte nel progetto, ha unito le forze con istituzioni scolastiche formali ed esperti di Ong.

Oltre che nell’educazione giovanile non formale, ancora per poter sviluppare un nuovo programma educativo che possa unire teoria e formazione pratica.

La cooperazione internazionale e lo scambio di buone pratiche sono incentrate sull’empowerment dei giovani. E sulla partecipazione attiva. Sempre al fine di superare la disoccupazione giovanile e l’esclusione sociale.

I partner dei progetti sono:

Starkmacher e.V.. Un’organizzazione tedesca senza scopo di lucro. La mission complessiva dell’associazione è rafforzare e responsabilizzare i cittadini, in particolare i giovani.

Per reagire positivamente alle attuali sfide della società di oggi. Le principali aree di attività sono il lavoro giovanile, l’educazione non formale e l’apprendimento interculturale. All’interno di diversi contesti sociali ed etnici. Nonché la prevenzione della violenza. E la promozione dei diritti fondamentali, della cittadinanza e dell’uguaglianza.

Umami Area

Un’associazione culturale italiana che riunisce esperti di analisi sensoriale, consulenti tecnici e amanti del cibo e bevande di qualità.

Umami Area è un portale del gusto che educa il consumatore a una migliore qualità del cibo. Unita a una maggiore diffusione della cultura del gusto e della qualità

Iila. Un organismo internazionale e intergovernativo, osservatore permanente presso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. I suoi membri includono anche l’Italia e venti repubbliche latino-americane.

Iila opera con l’obiettivo di intensificare la collaborazione tra l’Italia e l’America Latina attraverso molteplici attività.

Ipsar

L’Istituto Professionale Servizi per l’enogastronomia e l’Opsitalità Alberghiera Carlo Porta. È una scuola secondaria italiana, in Milano.

Offre corsi di diploma quinquennali per oltre 1400 studenti

Corsi in reception, bartending, sommelier, cuisine e pasticceria. Oltre a tutti gli argomenti curriculari la scuola ha sviluppato specifici programmi educativi sul caffè e sul cacao.

Con la costituzione dell’accademia del caffè Carlo Porta. Questo per favorire le crescenti esigenze degli studenti e degli appassionati di caffè di una formazione professionale nel campo.

Fundacion Unisol

E’ stata fondata in Bolivia nel 2006. La missione di Unisol è quella di promuovere lo sviluppo umano integrale dei gruppi sociali svantaggiati a diversi livelli. Attraverso la promozione e lo sviluppo di progetti sociali, culturali ed economici.

Fazenda da Esperanca. E’ stata fondata nel 1979 in Brasile e ha iniziato nel 1983 la comunità “Fazenda da Esperança”. Un gruppo che si occupa del recupero umano, sociale e lavorativo di giovani drogati e alcolizzati. Mostrando così loro un nuovo modo di la vita nelle loro comunità agricole.

Servicio Nacional de Aprendizaje

Sena è un’istituzione pubblica sotto la guida del Ministero del Lavoro in Colombia. È responsabile quindi dell’erogazione di una formazione professionale gratuita ai giovani colombiani. Consentendo così la loro reintegrazione in attività produttive e di business.

I partner

Integreranno le buone pratiche derivate da questo progetto e le nuove competenze sviluppate nelle offerte esistenti e pianificate per i giovani.

Gli animatori giovanili agiranno quindi nelle loro comunità locali come moltiplicatori. Contribuendo a creare un ambiente sociale e di lavoro favorevole.

Un’atmosferaa pensata per i giovani e la creazione di propri business. Per poi trovare opportunità di lavoro migliori o nuove. E nel diventare promotori, nei paesi di origine, di villaggi rurali sostenibili ed ecosistemi innovativi.

Per partecipare ai campus formativi del progetto Creative Cocoa

E’ sufficiente inviare una email a ermanno.perotti@starkmacher.eu Per la partecipazione non ci sono requisiti particolari. Se non quello di parlare fluentemente inglese e avere delle valide motivazioni personali e professionali.

Per informazioni: francesca.surano@umamiarea.com

Francesca Surano: +39 389 1038218

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