MILANO – I dolcificanti ottenuti dalla frutta non sono una novità, anzi, sono decisamente la norma. Parlando di Fooditive quindi, va da sè che la vera notizia non risieda nel processo di creazione di un dolcificante naturale, ma dell’esempio di economia circolare su cui si basa questo prodotto. La sua realizzazione infatti, avviene dalla frutta che non può più esser venduta nei supermercati ed è diretta all’umido.
Fooditive dall’Olanda, recupera mere e pere al capolinea
Senza calorie, naturale e anti-spreco: tutto questo è il dolcificante Fooditive. Che recupera soprattutto quelle mele e pere che sono ammaccate, molto mature…insomma, materiale normalmente considerato di scarto dalla grande distribuzione. Bene: invece di lasciarla diventare spazzatura, Moayad Abushokhedim, scienziato dell’alimetanzione originario della Giordania, ha deciso di impiegarla per creare un dolcificante ecosostenibile.
Fooditive: alternativa sostenibile agli altri metodi per rendere dolcificare i cibi
E quindi tanti saluti allo zucchero, che non è proprio un elemento che consumato in maniera eccessiva, faccia benissimo alla salute. E, per dirla tutta, neppure aiuta l’ambiente, in termini di sfruttamento del terreno. Allo stesso tempo, potrete dire addio anche agli edulcoranti artificiali come l’aspartame, ancora sotto indagine per quanto riguarda i suoi reali effetti sull’organismo.
Fooditive: in che modo è differente?
L’obiettivo del suo creatore è quello di mantenere alti gli standard qualitativi e di sicurezza, per assicurare al consumatore la migliore soluzione possibili. In questo senso, l’azienda di Fooditive si impegna continuamente nel far evolvere lo stesso prodotto, ottimizzandolo in termini di beldn, estrazioni e flavour.
La filosofia guida è quella di migliorare il mondo innovando riprendendo ciò che già è disponibile sul mercato e dandogli nuova vita. Recuperando ciò che è considerato ormai senza utilità alcuna e trasformandolo in un’alternativa efficiente. Gli attori di questa catena di economia ciricolare, sono gli stessi agricoltori olandesi locali. Da lì, attraverso la fermentazione, si ottiene il fruttosio naturale.
Prossimi obiettivi
Fooditive non si ferma qui: insieme alla partership con una società olandese specializzata nel riciclo di rifiuti, Rotterdam Circulair, l’obiettivo per il 2030 è quello di mettere a punto un intero sistema eco sostenibile proprio nella città di Rotterdam, sede dell’azienda.