domenica 22 Dicembre 2024
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Così le eccellenze del food fanno volare il comparto alimentare italiano

All’evento “Excellence”, organizzato da Zero In e ospitato da Gop, si sono incontrate le eccellenze del settore Food italiano per dibattere del futuro del comparto

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ROMA — Il settore del food mostra tassi di crescita nettamente superiori al resto dell’economia italiana fin dal 2010. È quanto è emerso durante l’evento “Excellence. Strategie di sviluppo nei 4 settori di eccellenza italiana: settore Food”. Organizzato da Zero In con la collaborazione dello studio legale internazionale Gianni, Origoni, Grippo; infine, Cappelli & Partners il 10 luglio presso la sede romana dello studio.

Food: un settore in cui l’Italia eccelle

Si tratta del primo di una serie di eventi che hanno l’obiettivo di creare un tavolo di discussione attorno ai settori “eccellenti” italiani.

Questo primo incontro ha coinvolto alcune delle eccellenze italiane del settore alimentare e del mondo istituzionale. In particolare l’Onorevole Maria Spena, Parlamentare Membro della Commissione Agricoltura.

Lei che ha rimarcato come il settore agricolo sia oggi fondamentale per il rilancio dell’economia. Confermandosi una risorsa per il nostro paese che ha dimostrato resistenza anche in momenti difficili per la nostra economia.

Esistono comunque spazi di miglioramento

Dove la politica deve fare di più per rafforzare e sostenere il Made in Italy, per tutelare i prodotti di nicchia e per favorire un’impresa più moderna che sappia fare spazio ai giovani. In modo da creare nuove occasioni di lavoro.

L’onorevole ha inoltre sottolineato come l’aggregazione e la cooperazione delle piccole aziende sia un fattore fondamentale per competere sul mercato globale.

Circa il 12% del pil italiano

Durante l’incontro poi, sono stati mostrati una serie di dati di scenario. Il settore, che ha un peso pari a circa il 12% del pil Italiano. Con oltre 130 miliardi attribuibili direttamente alle industrie e ulteriori 57 all’agricoltura.

Oltre a un incremento dei ricavi nettamente superiore a quello registrato in riferimento al resto del PIL nazionale, ha registrato maggiore redditività rispetto agli altri comparti del paese. L’alimentare infatti, fa meglio della moda e del design e compete con il settore metalmeccanico (Food Industry Monitor 2017).

Un settore fondamentale per l’economia italiana

Così come hanno sottolineato i promotori dell’evento, il ruolo del settore è fondamentale per tutta l’economia italiana. Quindi, investimenti a lungo termine e consistenti nel settore del food da parte di investitori specializzati possono favorire una ripresa generale delle Pmi italiane.

Considerando poi che il settore del food in Italia conta trenta nuove imprese ogni giorno, per un incremento totale di oltre l’8% dal 2012 e un numero complessivo di oltre 370 mila attività che offrono lavoro a circa 1,3 milioni di persone .Almeno un decimo dell’occupazione privata italiana.

Il comparto, inoltre, è tra i settori che sta offrendo le migliori performance in termini di esportazioni. Infatti, l’esportazione di prodotti alimentari ha un fatturato record di oltre 41,03 miliardi di euro (dati Coldiretti, anno 2017).

Il salto di qualità

Nuovi investimenti sono necessari anche per affrontare le sfide emergenti nel settore. Per le aziende alimentari italiane è necessario fare un salto di qualità, oltre che dimensionale.

Per competere a livello globale. In particolare dopo l’arrivo del digitale: nella food industry l’introduzione di nuove tecnologie ha permesso di rivoluzionare non solo gli impianti aziendali e la filiera, ma anche la commercializzazione del cibo italiano.

Il fondo IDeA Taste of Italy

All’incontro ha partecipato Pierluca Antolini, Managing Director del fondo IDeA Taste of Italy. Gestito dalla società DeA Capital Alternative Funds Sgr (gruppo DeA Capital) che ha riportato la sua opinione sul tema da investitore di lungo periodo.

“Il nostro è un fondo di investimento dedicato interamente al settore alimentare. Settore fortemente frammentato. Il cibo italiano è più conosciuto che mangiato.

Il fondo facilita le aziende ad entrare nel mercato internazionale; valorizzando le caratteristiche delle singole società grazie all’aggregazione e al consolidamento”.

L’Italia è il massimo produttore mondiale di acque minerali

All’evento ha preso parte anche Alessandro Invernizzi, Direttore Generale di Acque Minerali S.r.l.. Società produttrice di acqua minerale e bibite a marchio Lurisia, che ha raccontato il potenziale in Italia e all’estero del sotto-settore delle acque minerali.

Dove l’Italia rappresenta il maggior consumatore e maggior produttore di acque minerali al mondo. “Il mercato delle acque minerali non è maturo come potremmo pensare, ma è saturo.

Per cui, i mercati come il nostro possono crescere solo grazie al valore e all’innovazione. Siamo all’alba di una grande evoluzione o involuzione. Fare la differenza spetta agli imbottigliatori”.

Una rete di aziende agricole

Infine, Marco de Matteis, Amministratore Delegato di Pastificio Armando, ha contributo al dibattito di un “prodotto di eccellenza” italiana presentando i nuovi progetti di espansione del Gruppo.

Un’azienda che oggi fattura circa 120 milioni di Euro (di cui l’80% all’estero) e occupa 180 addetti. “La nostra è una realtà che da 10 anni ha creato una rete di aziende agricole in Italia che coltivano grano duro.

Questa rete garantisce la produzione di una pasta di altissima qualità e completamente tracciata. Il nostro è un modello che unisce industria e agricoltura per contribuire a lanciare un prodotto made in Italy di qualità”.

Il capitale umano

Parallelamente, Pasquale Natella, Amministratore Delegato di EXS Search, società di executive search della multinazionale italiana del lavoro GiGroup, ha discusso della componente strategica del capitale umano nella performance aziendale. Presentando l’esperienza e gli algoritmi sviluppati dalla società.

“Innovazione in metodologia e supporto in strumenti digitali occorrono per valutare al meglio la compatibilità tra manager e azienda. Studiamo come i nuovi manager possono performare meglio nel mercato 4.0”.

Ambasciatore del Food italiano nel mondo

L’incontro è terminato infine con l’autorevole contributo di Luigi Salerno, Direttore Generale del Gambero Rosso e Ambasciatore del Food italiano all’estero. E’ stato lui che ha affermato: “Siamo determinati a portare avanti il nostro impegno a sostegno del sistema agroalimentare italiano.

Infatti, il Gambero Rosso ha tra i suoi principali obiettivi quello di selezionare, promuovere e raccontare le nostre eccellenze food&wine nel mondo. Mettendo in contatto le aziende con i protagonisti della rete di distribuzione presso i mercati più significativi per l’export dei prodotti “made in Italy”.”

 

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