MILANO – Flair Espresso Maker ha preso alla lettera l’espressione “Fare un espresso con le proprie mani” e per questo ha creato Flair 58, una macchina per espresso a leva completamente manuale, per professionisti. Obiettivo: rendere ottimale la performance e garantire la qualità delle estrazioni a domicilio.
Come? Dando l’opportunità al consumatore di essere il proprio barista di casa.
Qui potete trovare l’intervista in inglese.
Ma innanzitutto, qual è l’idea dietro Flair Espresso? In che modo un rito tutto italiano ha ispirato i produttori d’oltreoceano: come è nato tutto questo?
“Per capire la sua genesi è sufficiente ritrovare il Kickstarter partito nel 2016 per lanciare il marchio. Sergio Landau, il fondatore e ingegnere di Flair Espresso, ama i cappuccini e a quel tempo era alla ricerca di una soluzione che fosse economica per prepararli in casa quando era in pensione.
Ha provato altre macchine per caffè espresso manuali ma non essendo soddisfatto dai risultati e avendo decenni di esperienza nella progettazione, nell’ingegnerizzazione e nella produzione di prodotti per l’industria medica, ha pensato di poterne realizzare una per sé.
La domanda che si è posto è stata: cosa serve per preparare un buon espresso? La risposta è stata il Flair Classic (design originale): una pressa a leva e con un gruppo di erogazione non bloccabile”.
In un’epoca in cui si va sempre più verso le super automatiche, avete invece puntato sulla leva: perché questa scelta, che per molti potrebbe sembrare un passo indietro rispetto alle macchine 4.0?
“Per democratizzare l’espresso! Per 99 dollari (prezzo attuale della NEO Flex) è possibile preparare un espresso altrettanto buono, forse anche migliore, di quello che si può trovare in uno dei bar più vicini.
Inoltre, grazie alla pressione della leva e alla caldaia aperta, è possibile avere il pieno controllo dell’erogazione selezionando la temperatura e il profilo di pressione, un’opzione che non è possibile avere con macchine in una fascia di prezzo più accessibile.
E non si tratta soltanto di questo, ma di instaurare un legame più diretto con il caffè e con i meccanismi che rendono possibile l’erogazione. Affidare tutti questi passaggi alla “macchina 4.0″ priva l’appassionato del piacere e della soddisfazione che offre l’erogazione manuale. È un rituale. Si tratta di essere presenti. Può persino diventare un momento di meditazione”.
Quali sono i vantaggi per un barista nell’utilizzo di Flair 58?
“Nella nostra gamma di macchine manuali, la Flair 58 è l’unica a utilizzare il portafiltro e i cestelli standard commerciali da 58 mm. Questo apre la strada alla personalizzazione della preparazione con un’infinità di accessori per espresso presenti sul mercato.
Il sistema di preriscaldamento elettrico della 58 elimina un passaggio nel processo e migliora la stabilità della temperatura da un’erogazione all’altra, consentendo di concentrarsi sulla preparazione del disco e sulla profilatura della pressione.
Con una leva piuttosto lunga e una pratica impugnatura a T, il Flair 58 è un piacere da usare”.
Come funziona tecnicamente, su quali parametri si può agire?
“Per quanto riguarda specificamente il Flair 58, sono disponibili tre impostazioni di preriscaldamento per garantire la stabilità della temperatura (85 C, 90 C e 95 C), che possono poi essere aumentate con l’impostazione della temperatura del bollitore per raggiungere la temperatura di infusione desiderata nella caldaia.
Poiché utilizza cestelli filtro standard da 58 mm, è possibile preparare qualsiasi cosa, dal ristretto al lungo, a seconda della ratio che si vuole ottenere. È possibile scambiare i cestelli filtro per provare diverse caratteristiche di flusso (più fori, meno fori, parete smussata o diritta ecc.).
Grazie al pieno controllo della portata e della pressione, è possibile creare il caffè secondo le proprie esigenze: pre-infusione, fioritura, pressione lineare o crescente”.
È possibile raggiungere manualmente una pressione di 9 bar senza troppi sforzi? Dove si colloca l’acqua?
“Il vantaggio meccanico delle nostre leve varia da 9:1 a 13:1, il che significa che quando si spinge il pistone verso il basso, lo sforzo viene amplificato di un fattore compreso tra 9 e 13 all’inizio. Grazie alla leva, possiamo raggiungere e mantenere comodamente 9 BAR di pressione con un input di circa 40-45 libbre di forza verso il basso sulla leva. Il sistema raggiunge fino a 15 BAR, ma suggeriamo che i risultati migliori per l’espresso tradizionale si ottengono tra 4 e 8,5 BAR.
Si tratta di una caldaia aperta. E’ sufficiente riempire la camera dall’alto, con la leva verso il basso, per poi sollevarla e così consentire all’acqua di passare attraverso la valvola ed arrivare al letto di caffè sottostante. Quando si solleva completamente la leva, si cambia immediatamente direzione e si inizia l’estrazione”.
Flair 58 potrebbe essere uno strumento interessante anche per gli amanti della L profonda che vogliono bere un ottimo espresso a casa?
“Flair 58 è stato progettato principalmente per chi vuole cimentarsi come barista a casa propria, quindi per coloro che hanno già un macinino di alta qualità o che sono disposti a investire in un buon grinder.
Avere questo approccio è determinante. Se si desidera gustare un ottimo espresso senza però dover investire molto nel macinino, sarebbe meglio utilizzare una delle nostre altre macchine Flair Espresso che possono gestire una macinatura più grossa”.
La vostra soluzione è particolarmente interessante anche in termini di risparmio energetico?
“Quando manca la corrente a casa mia, con Flair 58 so che questo problema non significherà il non poter gustare un ottimo espresso, perché tutto ciò di cui ho bisogno è una fonte di calore per l’acqua di infusione (la mia stufa a gas o a legna) e un macinino manuale. Non sono necessari generatori!
Per quanto riguarda la quantità di potenza richiesta dal sistema di preriscaldamento Flair 58, è incredibilmente bassa. L’assorbimento è di 90 watt continui per i primi 3-5 minuti, dopodiché il riscaldatore si accende e si spegne per mantenere la temperatura. Dopo un po’ di tempo, il sistema si accende per 10 secondi e si spegne in media per 20-30 secondi.
Potrebbe però porsi il problema della tempistica: l’espresso è di per sé la bevanda della velocità per eccellenza, Flair 58 non perde un po’ questa caratteristica?
“Grazie al portafiltro e agli strumenti standard del settore, è 1:1 in termini di velocità e tempistica, ad eccezione del riempimento della camera con acqua ogni volta e dello spurgo dell’acqua non utilizzata dopo l’erogazione (caratteristica standard di una leva).
A seconda della macchina con cui viene confrontata, potrebbe essere più veloce o ugualmente rapida. Ad esempio, se la macchina avesse uno scambiatore di calore, prima di poter erogare un caffè (dopo un lungo riscaldamento di 30 minuti per garantire la stabilità della temperatura), si dovrebbe spurgare l’acqua surriscaldata nel gruppo prima di inserire il portafiltro e premere il pulsante di erogazione.
È alla portata di tutti? Dove si può acquistare?
“Con cinque modelli tra cui scegliere a partire da 99 dollari, è difficile trovare la stessa qualità a un prezzo inferiore. C’è una Flair per ogni budget e competenza. Si può iniziare con la Classic a 165 dollari e, col tempo, passare alla nostra PRO2. Cerchiamo di venire incontro a tutti lungo il viaggio nell’espresso, senza giudicare il punto in cui ciascuno si trova al momento e fino a che punto si vuole arrivare”.
Quali sono le prossime innovazioni per i modelli Flair Espresso?
“Come ho detto inizialmente, il fondatore e presidente ama il cappuccino. Flair ha un macinino, The Royal, e una gamma completa di macchine per espresso, ma non abbiamo ancora lanciato la nostra soluzione per la montatura a vapore del latte, che però speriamo di presentare entro la fine dell’anno o all’inizio del prossimo.
Per quanto riguarda le macchine per espresso, riteniamo di avere una macchina adatta ad ogni tipo di barista domestico, dal principiante all’appassionato. È improbabile che si vedano sviluppi significativi su questo fronte per un po’ di tempo”.