MILANO – La Tares è una vera e propria bomba per chi gestisce un bar o un ristorante, nel senso che costa troppo e si basa su criteri iniqui. A puntare l’indice contro la nuova tassa sui rifiuti e’ la Fipe-Confcommercio.
«Nei pubblici esercizi la Tares sta portando ad aumenti anche del 400%, dipende dalla buona volonta’ dei Comuni, perche’ c’e’ un sistema di misurazione della produzione dei rifiuti assolutamente iniquo, basato sulla superficie e non, come dovrebbe essere, sulla vera produzione di rifiuti» spiega Luciano Sbraga, direttore del Centro studi di Fipe-Confcommercio.
Secondo questo sistema un bar, ad esempio di 100 mq, paga di più di un `take away´ di 20 mq che magari produce più rifiuti. «E’ un sistema che non stimola comportamenti virtuosi dal punto di vista ambientale» sostiene il rappresentante degli esercenti. Effetti sui prezzi di caffè, cappuccino, ecc.?
«Potrebbe averne -risponde Sbraga – ma con un consumatore cosi’ disorientato le imprese avranno un supplemento di attenzione e di responsabilità, finchè potranno.
