Secondo Il Sole 24 ore tante categorie hanno presentato dichiarazioni inaffidabili mentre altre si sono rivelate virtuose. La classifica di contribuenti con maggiori percentuali di inaffidabilità si possono trovare: lavanderie, noleggi auto, ristoranti, impianti sportivi, pelliccerie e lavorazione del tè e del caffè. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale TgCom24.
Le categorie meno virtuose agli occhi del fisco
MILANO – Da una parte lavanderie, noleggi auto, impianti sportivi, ristoranti. Dall’altra notai, attori, studi medici e farmacie. Agli occhi del fisco sono queste alcune delle categorie meno virtuose e più virtuose sulla base dell'”affidabilità” delle dichiarazioni dei redditi presentate. A stilare la classifica è Il Sole 24 Ore sulla base dei dati pubblicati dal dipartimento Finanze.
“Dalla mappa del rischio evasione disegnata dalle dichiarazioni dei redditi delle partite Iva – spiega Il Sole 24 Ore – emerge una classifica della tendenza al nero costruita in base alla quota di contribuenti che in ogni categoria non riesce a raggiungere nelle pagelle fiscali il voto “8”, cioè la soglia minima che secondo l’amministrazione finanziaria indica l’affidabilità della dichiarazione”: tra le dieci categorie di contribuenti con le maggiori percentuali di “inaffidabilità” ritroviamo:
- Lavanderie 78,5%
- Noleggio auto 77,9%
- Gestione impianti sportivi 76,3%
- Ristoranti 72,8%
- Pelliccerie 72,5%
- Assistenza anziani e disabili 72,4%
- Sondaggisti 71,9%
- Pesca e acquacoltura 71%
- Lavorazione tè e caffè 70,9%
- Associazioni e organizzazioni 70,6%
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