FIRENZE – Il settore della distrubuzione automatica è solido. Lo si è detto e ripetuto in occasione della fiera della distribuzione automatica `VendingtoGo´ organizzata alla Fortezza da Basso, a Firenze, dalla Confida, l’associazione italiana della distribuzione automatica, insieme a Confcommercio Toscana. Alla fiera era abbinato un convengno cui ha partecipato anche il presidente della Confida, Lucio Pinetti (foto).
Con il termine distribuzione automatica, vending all’inglese, si indica tutta l’attività’ di vendita e somministrazione di prodotti, alimentari a cominciare dal caffè espresso e altre bevande a base di caffè e non, per mezzo di distributore automatico. La capillarità delle postazioni di servizio è una delle caratteristiche distintive del comparto, che sta diventando sempre più importante grazie alla diffusione dei distributori automatici nei luoghi aperti al pubblico.
I distributori vendono attualmente in aziende, uffici, ospedali, scuole, stazioni, luoghi di svago ma, sostiene Lucio Pinetti, presidente nazionale Confida, «c’e’ ancora molto spazio e ancora mercato per la distribuzione automatica».
I prodotti maggiormente consumati tramite distributore automatico sono le bevande calde (caffe’, the, cioccolata, ecc.), ovvero gli stessi prodotti dell’industria di marca che il consumatore puo’ trovare nel canale retail o nei pubblici esercizi.
Con 300 milioni di consumazioni all’anno in Toscana, e 550 mila di caffe’ al giorno – è stato detto durante il convengo che si è svolto durante la manifestazione -, il business della distribuzione automatica risente solo marginalmente della crisi, con appena il 12% delle imprese che appare in affanno nell’ultimo anno.
Il comparto crea in Toscana ricavi per 100 milioni, con una crescita negli investimenti che si aggira sul 5%. Il settore, con riferimento alle imprese di gestione, è composto da pochi grandi gruppi di aziende e moltissime imprese (molte delle quali microimprese) distribuite capillarmente sul territorio.
Per quanto riguarda la produzione e vendita di vending machine l’Italia detiene la leadership mondiale, infatti, il 60% della produzione nazionale è destinata all’esportazione.
Confida ha presentato al convegno, oltre ai numeri del settore, i dati relativi ai consumi agli automatici nelle scuole. Nelle 154 scuole prese a campione, per un totale di 45.000 studenti, sul totale delle consumazioni il 27% sono bottigliette d’acqua minerale.
Per il resto, tra le bevande, troviamo i succhi di frutta (2%), le bibite gassate (4%), le bevande non gassate (11%). Tra gli alimenti troviamo il 19% di snack salati, il 5% di snack dolci, il 21% di barrette e l’11 per cento di prodotti freschi.
È intervenuta al convegno, tra gli altri, l’assessore al Commercio della Regione Toscana, Cristina Scaletti, che ha sottolineato le potenzialità economiche del settore e la necessità di una «politica di qualificazione della distribuzione automatica». D’accordo il presidente Confida, Lucio Pinetti: “il nostro scopo e’ quello di generare valore, economico, ma anche sociale”.
Info Confida: www.confida.com