ROMA – In risposta alle preoccupanti dichiarazioni pubbliche lesive dell’immagine di importanti aziende del settore rappresentato, Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana pubblici esercizi ha realizzato uno studio che dimostra, oltre qualsiasi generalizzazione disinformata, come le retribuzioni garantite dal Contratto collettivo nazionale del lavoro del settore siano superiori al salario minimo.
Il Contratto collettivo nazionale del lavoro sottoscritto da Fipe
Le aziende che applicano regolarmente il Contratto collettivo nazionale del lavoro sottoscritto da Fipe con le principali organizzazioni sindacali dei lavoratori, terzo contratto per applicazione a livello nazionale, meritano rispetto.
Le aziende in questione garantiscono ai lavoratori condizioni ampiamente migliorative per tutti i livelli contrattuali a quelle che potrebbero essere raggiunte nelle ipotesi di salario minimo.
Rimanendo a disposizione per un confronto aperto e costruttivo sul tema e per fornire tutte le informazioni utili in merito, Fipe osserva con disappunto che questo genere di posizioni da parte di rilevanti esponenti politici rischia di rendere ancora più oneroso il contrasto a ogni forma di pirateria e dumping contrattuale.
Si ricorda che la Federazione è impegnata quotidianamente in prima linea a tutela degli oltre 900mila lavoratori rappresentati, tra cui quelli della ristorazione autostradale, contro ogni forma di pirateria.