ROMA – “Oggi abbiamo detto, con civiltà ma anche grande fermezza, che “Vogliamo futuro”. Avere un futuro significa disporre di misure emergenziali adeguate, precisando innanzitutto che una cosa è aver perso fatturato per fatti contingenti, ben altra cosa è averlo perso perché obbligati a chiudere. Ma soprattutto per noi avere un futuro significa poter lavorare. Significa poter riaprire: in sicurezza, con i dovuti controlli, nel rispetto della delicatezza della situazione. Ma subito e senza un’estenuante dilazione dei tempi e un “apri e chiudi” che confonde ed esaspera le tensioni sociali”. Questo il messaggio di Fipe Confcommercio durante la sua assemblea straordinaria, aperta dal presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli, e conclusa dal presidente della Federazione nazionale dei pubblici esercizi, Lino Enrico Stoppani, davanti ai rappresentanti, provenienti da ogni provincia italiana, dei ristoratori, baristi, operatori dei catering, gestori di discoteche, di sale del gioco, di stabilimenti balneari, esasperati da oltre un anno di restrizioni.
E, se il cuore della manifestazione si è svolto in Piazza San Silvestro a Roma, Fipe ha acceso tutte le piazze della penisola, in collegamento con decine di iniziative in altrettante città italiane, in una manifestazione rispettosa e partecipata all’insegna della solidarietà tra gli imprenditori e della credibilità delle proposte.
Fipe per un futuro di lavoro in sicurezza
“Il Governo ha annunciato uno sprint decisivo nella campagna vaccinale. Esattamente come si sta facendo per i vaccini, è essenziale che il Governo si doti parallelamente di un piano preciso di riaperture, a cominciare dagli esercizi che hanno la possibilità di effettuare il servizio al tavolo, anche favorendo l’utilizzo degli spazi esterni, e che fondi la propria efficacia su protocolli di sicurezza rigorosi e controlli adeguati. Noi siamo pronti a riprendere il lavoro con il Ministero dello Sviluppo Economico e il Cts per definire le misure che andranno applicate in ogni situazione.
Aperte, proprio le nostre imprese possono dispiegare al meglio la loro funzione di presidio e di mantenimento della qualità della vita e dei livelli sicurezza. Vogliamo fare il nostro mestiere. Al meglio”.
Il commento a caldo dopo l’incontro col ministro
“Ci auguriamo che l’incontro avuto oggi con il ministro dello Sviluppo economico,
Giancarlo Giorgetti, che ci ha ricevuti immediatamente al termine della nostra assemblea straordinaria in piazza, possa rappresentare un punto di svolta. Il ministro ha dimostrato grande attenzione per i pubblici esercizi e ha condiviso le nostre preoccupazioni e per questo lo ringraziamo. Ora bisogna lavorare per passare dalle intenzioni ai fatti”.
Così Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei pubblici esercizi, commenta l’incontro odierno con il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti
“Il primo passaggio – aggiunge la Federazione – sarà un nuovo incontro, anche con un nostro rappresentante, con il Comitato tecnico scientifico che dovrà discutere delle prossime riaperture, ripartendo dal lavoro già svolto dalla Federazione e dal CTS nei mesi scorsi. È essenziale fare presto e definire in tempi rapidissimi le nuove misure di sicurezza sanitarie che gli imprenditori dovranno mettere in campo per poter riaprire.
Parallelamente sarà necessario definire un cronoprogramma dettagliato e di conseguenza una data definitiva per la ripartenza delle attività. Ci aspettiamo che il governo prenda una decisione la settimana prossima, come annunciato dal ministro”.
“L’ultimo banco di prova, fondamentale – conclude Fipe-Confcommercio -, sarà quello dei ristori. Presenteremo nelle prossime ore, come richiesto dal Ministro, le nostre proposte di rimodulazione degli indennizzi e contiamo si possa subito partire con la predisposizione del nuovo decreto”.