lunedì 23 Dicembre 2024
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Fipe e Fiepet accolgono bene la possibilità di viaggio tra comuni: Natale e Capodanno

Ristoranti, pub, bar e le altre imprese della somministrazione sono in gravissima difficoltà dopo i lunghi periodi di lockdown il comparto rischia seriamente di non sopravvivere, così come confermato dalle stime secondo le quali nell’anno andranno in fumo oltre 33 miliardi di euro di fatturato, con 60.000 imprese destinate a chiudere e 350.000 posti di lavoro a rischio

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ROMA – Fipe Confcommercio e FIEPeT Confesercenti, le due organizzazioni nazionali maggiormente rappresentative delle imprese del settore della somministrazione, accolgono con favore le parole del Presidente del Consiglio in merito all’avvio di una riflessione sull’opportunità di allargare le possibilità di spostamento tra i comuni nelle giornate del 25, 26 dicembre e Capodanno, così come richiesto più volte dalle due Federazioni.

Spostamento tra comuni sotto Natale: buone notizie per gli esercenti

Ormai è un dato di fatto che il settore della somministrazione è uno dei settori maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria e sicuramente ne uscirà decimato nel prossimo futuro. Questa apertura favorirebbe certamente la frequentazione dei ristoranti nelle tre giornate interessate dal provvedimento, richiesto proprio per limitare gli ingenti danni che il settore sta registrando.

Parliamo di un comparto che porta un contributo molto importante al PIL nazionale ed è il settore che più di ogni altro sta soffrendo l’impatto della pandemia

Ristoranti, pub, bar e le altre imprese della somministrazione sono in gravissima difficoltà dopo i lunghi periodi di lockdown il comparto rischia seriamente di non sopravvivere, così come confermato dalle stime secondo le quali nell’anno andranno in fumo oltre 33 miliardi di euro di fatturato, con 60.000 imprese destinate a chiudere e 350.000 posti di lavoro a rischio.

Proprio per questo rinnoviamo congiuntamente l’appello per allentare le restrizioni e ampliare le possibilità di spostamento tra comuni, almeno nel raggio provinciale, e per chiedere la riapertura serale delle attività di somministrazione almeno fino alle 22:00.

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