ROMA – L’Indagine congiunturale del Centro Studi Fipe sulla ristorazione commerciale relativa al secondo trimestre 2019 non offre indicazioni positive: il clima di fiducia scende infatti a 93,6, nove punti al di sotto del valore registrato un anno fa (102,2). Il trimestre è stato condizionato anche dal mal tempo. Ma i giudizi sulle prospettive di breve termine restano prudenti.
Le performance economiche
Il maltempo di maggio ha condizionato negativamente la performance economica dell’intero trimestre. Il saldo tra valutazioni positive e valutazioni negative sulla dinamica del fatturato dell’intero settore segna -22,7%. Più contenuto, ma sempre negativo, il saldo sulle performance delle singole imprese (-6,8%).
Nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente il saldo delle risposte perde 7 punti a livello di singola azienda e ben 23 punti a livello di intero comparto.
La clientela
Così come per il fatturato, anche le valutazioni sui flussi di clientela sono date in peggioramento rispetto a quanto rilevato un anno fa.
I costi
I costi di approvvigionamento e di vendita vengono dati in leggera flessione rispetto ad un anno fa.
L’occupazione
Nel secondo trimestre dell’anno le valutazioni sulla dinamica dell’occupazione riflettono quelle sul fatturato.
Il saldo è negativo e perde 2,7 punti rispetto al 2018.
Le aspettative
Le aspettative sul III trimestre del 2019 sono all’insegna dell’incertezza, in particolare riguardo alle performance economiche aziendali e all’occupazione. E’ atteso un leggero ritocco dei listini.
Il clima di fiducia
L’indicatore sintetico del clima di fiducia perde 4 punti nel confronto con il trimestre precedente e peggiora ulteriormente nel confronto con il 2018 a testimonianza di un quadro caratterizzato da incertezza e sfiducia.
Di seguito i grafici con gli indicatori più importanti