ROMA – Dopo nove mesi, il clima di fiducia nel comparto della ristorazione commerciale torna in territorio negativo attestandosi a 97,6, ma rimanendo pur sempre al di sopra del valore registrato un anno fa (81,9). I giudizi verso le prospettive di breve termine restano prudenti anche se evidenziano segnali incoraggianti sia nei riguardi delle performance economiche che dell’occupazione.
Così l’Indagine congiunturale sulla ristorazione commerciale nel I trimestre 2019 svolta dal Centro Studi della Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi.
Clima di fiducia: le Performance economiche
Le valutazioni degli imprenditori perdono un po’ dello sprint manifestato negli ultimi mesi (-12,5% per l’intero comparto e -2,5% per la propria azienda). Tuttavia il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente tra i saldi delle risposte, sia a livello di singola azienda che di intero comparto, è positivo e guadagna 17 punti nel primo caso 16 punti nel secondo.
La Clientela
Così come per il fatturato, anche le valutazioni sui flussi di clientela sono date in peggioramento rispetto al trimestre precedente, ma in miglioramento se confrontate con quanto rilevato un anno fa.
I Costi
I costi di approvvigionamento vengono dati in leggera flessione rispetto ad un anno fa mentre i prezzi di vendita vengono indicati in aumento.
L’Occupazione
Nel primo trimestre dell’anno le valutazioni sulla dinamica dell’occupazione riflettono quelle sul fatturato.
Il saldo è in linea con quanto rilevato un anno fa.
Le Aspettative
Prudenza è il leit motiv per il futuro. Le aspettative sul II trimestre del 2019 sono positive riguardo alle performance economiche dell’intero settore, con qualche incertezza per la propria azienda e sull’occupazione.
Atteso un leggero ritocco dei listini. Indicazioni che scontano la mancata conoscenza, al momento della rilevazione, delle condizioni meteo che hanno caratterizzato negativamente una parte importante del secondo trimestre dell’anno.
Il Clima di fiducia
L’indicatore sintetico del clima di fiducia perde 11 punti nel confronto con il trimestre precedente e torna negativo a testimonianza del quadro di incertezza con cui parte il nuovo anno.