MILANO – Ferrero sta sperimentando soluzioni innovative per reimmettere nel ciclo produttivo gli scarti della lavorazione delle nocciole che incidono per il 55% sul peso globale del prodotto.
La sfida è cercare utilizzi più sofisticati (rispetto all’impiego della scorza come combustibile e della cuticola in zootecnia) nell’ambito di nuovi processi industriali.
Lo studio condotto dal reparto R&S dell’azienda di Alba insieme a una Università olandese, riguarda l’estrazione della fibra prebiotica nei gusci delle nocciole (pari il 20% circa del peso) che potrebbe essere utilizzata, ad esempio, nell’ambito della cosmesi.
Un secondo progetto sperimentale portato avanti con altre Università e centri ricerca, riguarda il possibile riutilizzo della cuticola di nocciole, ricca di polifenoli e utilizzabile anch’essa come materia prima nella cosmesi o nel food.