MILANO – Nuovo colpo di mercato in terra americana per il Gruppo Ferrero, dopo l’acquisizione del business dolciario di Nestlé nel gennaio dell’anno scorso. Il Gruppo di Alba ha infatti annunciato l’acquisizione del business dei biscotti, degli snack alla frutta, dei gelati e delle crostate di Kellogg Company.
Un’operazione da 1,3 miliardi di dollari (1,16 miliardi di euro al cambio attuale), che rafforza ulteriormente il gigante della Nutella sul mercato Usa. Anche in questo caso, come per Nestlé, Ferrero ha incamerato business capaci di generare un fatturato di circa 900 milioni di dollari nel 2018.
Grazie all’operazione, si legge in una nota, Ferrero “acquisirà un forte portafoglio di marchi molto amati negli Stati Uniti nella categoria dei biscotti”.
Marchi iconici per il mercato americano
Tra questi il marchio iconico di biscotti Keebler, i biscotti top selling nel consumo “on the go” Famous Amos, i biscotti premium per famiglie Mother’s e i biscotti senza zucchero Murray. Nel pacchetto sono entrati anche gli snack alla frutta Kellogg’s, insieme ai coni gelato e alle crostate a brand Keebler’s.
Oltre a rafforzare la presenza di Ferrero negli Usa, l’operazione consente al Gruppo di di entrare in nuove categorie di prodotti strategici.
“Il business di Kellogg dei biscotti, degli snack alla frutta, dei gelati e delle crostate rappresentano un’eccellente soluzione strategica per Ferrero” ha commentato Giovanni Ferrero, presidente esecutivo del Gruppo. “Perché consentono di continuare ad aumentare la nostra presenza complessiva e l’offerta di prodotti nel mercato nordamericano”.
Ferrero acquisisce così i sei stabilimenti di produzione di proprietà del Gruppo Kellogg (Allyn, Washington, Augusta, Georgia, Florence e Louisville in Kentucky; due stabilimenti a Chicago in Illinois e un impianto di produzione in affitto a Baltimora, nel Maryland).
L’operazione, come sottolinea lo stesso Giovanni Ferrero, punta “a far crescere i marchi, come abbiamo fatto attraverso le acquisizioni di successo di Fannie May, Ferrara Candy Company e l’ex business dolciario statunitense di Nestlé”. Un’occasione, aggiunge il ceo Lapo Civiletti, “per diversificare in modo significativo il nostro portafoglio e sfruttare le nuove entusiasmanti opportunità di crescita nel mercato dei biscotti più grande del mondo”.