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sabato 02 Novembre 2024
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Ferrero vuole produrre nocciole in Molise. Interesse anche per le mandorle

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MILANO – La Ferrero potrebbe produrre in Molise nei prossimi anni le nocciole da utilizzare nelle sue specialità, dalla Nutella ai prodotti Kinder. È l’Aom, l’associazione ortofrutticola molisana guidata da Matteo Falcucci, che guida la trattativa; avviata qualche mese fa con i dirigenti della nota azienda piemontese conosciuta in tutto il mondo.

Ferrero che favorisce l’economia agricola della regione

Per il Molise si tratterebbe di un vero colpaccio. Darebbe infatti enormi prospettive al settore agricolo; tuttavia non c’è ancora niente di firmato.

Si sa però che la Ferrero si è informata, ha preso contatti, e infine ha raggiunto il Molise più volte. Allo scopo di fare dei sopralluoghi e degli studi, così da valutare attentamente la possibilità di un investimento non di poco conto.

Se la Ferrero decidesse di procedere

Qualora decidesse per il sì, l’azienda che detiene il marchio Nutella convertirebbe a campi di noccioli centinaia di ettari di terreni del Basso Molise.

L’area più vicina alla costa sembra infatti quella più appetibile a questo tipo di coltivazioni per questioni climatiche. Proprio questo potrebbe essere uno dei punti interrogativi in una trattativa che non è ancora conclusa.

La situazione attuale dell’azienda piemontese

Attualmente la Ferrero produce nocciole sia in Italia che all’estero e guarda al Molise come una delle zone di possibile espansione.

Oltre alla sede principale in Piemonte, può contare su stabilimenti in Lombardia, Campania e Basilicata oltre che ai quattro angoli del globo.

Il fatturato del gruppo Ferrero viene stimato in oltre dieci miliardi di euro ed economicamente è considerato il più solido gruppo imprenditoriale d’Italia.

Nocciole e Dolceamaro

Mentre per le nocciole si guarda al top a livello mondiale, per quanto riguarda le mandorle sempre l’Aom sta cercando di trovare un accordo con la Dolceamaro Srl; gruppo a capo del noto marchio dolciario.

Un nome che è sinonimo di bontà non solo in questa regione ma anche fuori; grazie a una specializzazione nella produzione di confetti e non solo.

Anche in questo caso la trattativa è avviata e l’interesse è reciproco. L’Aom sarebbe è contenta di mettere a disposizione i propri produttori per coltivare mandorle; si sta discutendo della specifica tipologia di piantagione da utilizzare.

L’azienda con sede a Monteroduni sta riflettendo sul da farsi ed è probabile che importanti novità arrivino in breve tempo.

Stefano Di Leonardo

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