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Ferrero in guerra contro i gelatai “Via dai banchi la falsa Nutella”

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La lotta dei grandi marchi contro le imitazioni sbarca in gelateria. Ferrero, dopo avere assistito al moltiplicarsi negli ultimi anni di bar che propongono gelati al gusto Nutella, cerca ora di difendere il copyright del gusto della sua famosa crema alle nocciole e al cioccolato.

Il gruppo industriale vuole imporre al mercato un preparato con cui chiede che vengano «impastati» gelati e dolci che portano il nome della Nutella. È un atto contro le contraffazioni, le cattive imitazioni, le possibili cadute di stile nella sempre più diffusa manipolazione dolciaria.

Ripercorre in parte la strada, seguita da tanti produttori dell’agroalimentare certificato, a cominciare da quelli dell’olio e del vino, che ottengono sequestri di prodotti contraffatti in tutto il mondo, ma richiama anche la guerra delle «griffe » della moda. In questo caso, però, la battaglia entra in gelaterie e bar, anche piccoli, nei quali il gusto alla Nutella si è molto diffuso negli ultimi anni.

Si spiega così il lancio da parte dell’impresa piemontese del semilavorato — il Nutella professional line — e il fermo invito rivolto a tutti i gelatai del mondo a usare questa miscela, e solo questa, per preparare l’ice cream alla Nutella. E chi non si adegua? Le migliaia di gelatai che in ogni angolo d’Italia propongono il cono della discordia? Non si parla, almeno per ora, di azioni legali contro i pataccari, anche perché il settore della gelateria deve avere il tempo per adeguarsi.

Ma da Ferrero sono lapidari. La sollecitazione ad usare il prodotto ufficiale nella mantecazione del gelato, ma anche di ogni altro tipo di preparato che voglia far uso del marchio, è — dicono dall’azienda — «raccomandazione categorica».

Composizione misteriosa quanto quella della crema «madre», il semilavorato — sostiene Ferrero — «contiene ingredienti che, oltre a mantenere invariate le sensazioni date dalla Nutella se consumata cosi come è, si attivano a caldo e a freddo dando alle elaborazioni ottenute le stesse sensazioni palatali e gustative della crema». Una miscela semilavorata, insomma, buona e «categoricamente raccomandata» per qualsiasi tipo di dolcezza si voglia intitolare alla Nutella.

«La dedichiamo ai professionisti artigianali, perché possano esprimere al meglio il proprio talento e la propria creatività nella preparazione di gelati, dolci e bevande» strizzano per ora l’occhio da Ferrero, apparentemente concilianti, ma pronti a dare battaglia contro chi non dovesse adeguarsi. Ferrero ogni anno commercializza in tutto il mondo 365 mila tonnellate della famosa crema di nocciole e cioccolata, che il 20 aprile ha compiuto mezzo secolo di vita.

E per far capire che fa sul serio, per presentare «il vero gusto» — come dice il gruppo — ha scelto un evento popolare, nel quale però alla presenza dei consumatori si accompagna quella degli addetti ai lavori, il Gelato Festival, che muoverà da Firenze (1-4 maggio), per trasferirsi nei fine settimana successivi a Lecce, Milano, Roma, Torino, Verona, Napoli, Viareggio, Senigaglia, Cannes, Barcellona, Parigi, Monaco e Amsterdam. Ad ogni appuntamento ci saranno un centinaio di gelatieri. A loro Ferrero dà l’altolà: d’ora in poi, dunque, solo gelato alla Nutella col bollino del produttore.

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/04/27/ferrero-in-guerra-contro-i-gelatai-via-dai-banchi-la-falsa-nutella19.html?ref=search

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