MILANO – In Colombia la condizione delle donne è ancora immersa nella violenza: qui i crimini di genere sono molto diffusi e i numeri sono sconfortanti. Parliamo di 202 femminicidi da inizio anno: una stima allarmante registrata da una campagna solidale partita per contrastare questo terribile fenomeno. Leggiamo i particolari dall’articolo di Samuel Bregolin su rsi.ch.
Femminicidi: una piaga che in Colombia va fermata
Sono più di 60mila le denunce per violenza di genere presentate, nel corso del 2020 in Colombia, agli organi competenti. Duecentodue i femminicidi registrati, da inizio anno, dalla campagna #noeslahoradecallar (non è il momento di stare zitte). La maggior parte di questi delitti avviene in zone rurali e di campagna.
La principale difficoltà per le donne colombiane è la dipendenza economica dal proprio partner, ma le cose stanno cambiando
Nel Dipartimento del Quindio, ad esempio, si sono formate 28 associazioni di donne caffeicultrici, nate tutte negli ultimi anni. Obiettivo di queste associazioni: valorizzare il lavoro e la produzione di caffè delle aziende agricole gestite da donne.
La creazione di piccoli marchi di qualità e di punti vendita specializzati può incentivare le vendite, specialmente nelle grandi città come Bogotà e Medellin, dove esiste una maggiore sensibilità a questo tema. Ma… anche le donne caffeicultrici si scontrano con il problema atavico della produzione di caffè colombiana (vd correlati): la difficoltà a esportare delle così piccole produzioni all’estero a causa degli alti costi d’invio.