MILANO – Arriva la replica di Federgrossisti all’articolo pubblicato qui negli scorsi giorni che ha evidenziato alcune discrepanze sui dati forniti da Eurostat in relazione al primato europeo della torrefazione italiana nel 2020. I conti non quadrano e gli addetti ai lavori si mettono in gioco per restituire un quadro più realistico. Dopo l’opinione dell’imprenditore Fabio Frontani, ora riportiamo anche la precisazione fornita dall’Associazione.
Federgrossisti fa chiarezza
La pubblicazione dei dati sulla produzione del “torrefatto italiano” per il 2020 sta suscitando non poche perplessità relativamente al quantitativo prodotto. Per l’Associazione è fuorviante rapportare la produzione all’importazione per lo stesso periodo, in quanto possono essere state utilizzate le scorte dell’anno precedente di caffè verde.
Si è prodotto più “torrefatto” (ivi comprese le cialde) poiché il mercato del food, causa l’emergenza Covid-19, ha potuto continuare la propria attività, a differenza del canale horeca.
Altro dato a cui prestare attenzione è la differenza tra il prodotto ed il venduto, con una rimanenza pari a 31.255 tonnellate
A comprova si allega una tabella, tratta dai dati ufficiali Istat (produzione industriale in quantità e valore) che riporta il dato relativo al “prodotto”, al “venduto” ed al “valore”.
Federgrossisti
La tabella Istat