HELSINKI – Anche nel nord Europa parte la Fase 2: da martedì 2 giugno finalmente la Finlandia e la Norvegia hanno rialzato le serrande dei locali. La paura del contagio ha lasciato lo spazio alla convivenza con il virus e si ricomincia proprio dal rito del caffè, bevanda tanto amata in questi Paesi dove si registrano i consumi più elevati che toccano il record in Finlandia. Leggiamo la notizia da gds.it.
Finlandia e Norvegia ritornano alla vita
Dopo la lunga chiusura a causa del coronavirus, in Finlandia e Norvegia da oggi i bar hanno riaperto i battenti, sebbene con nuove linee guida per il distanziamento e con orari più brevi. I 10.000 bar e ristoranti finlandesi, chiusi ai clienti dal 4 aprile, possono ammettere solo la metà della loro capacità normale.
I clienti dovranno inoltre essere seduti al tavolo, mentre non sono ammessi i buffet self-service, in base a normative che rimarranno in vigore almeno fino alla fine di ottobre. La mossa è stata criticata dal sindacato finlandese Mara. Secondo cui il limite per i clienti rischia di rendere le attività non redditizie. Mentre le spese per affitto e utenze vengono addebitate a tariffa piena.
La Finlandia, un paese di 5,5 milioni di abitanti, ha registrato 6.776 infezioni da Covid-19 e 314 decessi
Nel frattempo in Norvegia ci si aspettava che molti approfittassero del clima caldo durante le festività di oggi per godersi un “utepil”, una birra consumata all’aperto. Le regole prevedono che i gruppi debbano essere limitati ad un massimo di 20 persone, con distanze di un metro tra ogni persona. È consentito solo il servizio al tavolo, è necessaria la disinfezione regolare di tavoli e sedie, e le attività devono chiudere entro le 23:30. “L’esperienza finora dimostra che è più difficile mantenere buone precauzioni epidemiologiche con un elevato consumo di alcol”, ha dichiarato in un comunicato una portavoce della città di Oslo.
I bar che servono anche cibo erano stati autorizzati a riaprire all’inizio di maggio. La Norvegia, che ha registrato 8.411 casi e 236 decessi per coronavirus, ha imposto misure rigorose per frenare la diffusione del virus il 12 marzo. Le autorita’ hanno affermato che l’epidemia è sotto controllo e hanno iniziato lentamente a revocare le restrizioni il 20 aprile.