Gli eventi legati al cambiamento climatico sono in crescita e il caffè è una delle coltivazioni più colpite dall’aumento delle temperature e delle piogge, dalle inondazioni e dalla siccità.
Dal 13 al 15 maggio tutti gli appassionati del caffè sono invitati a partecipare alla Grande sfida: raggiungere insieme il record di 100 milioni di tazze di caffè certificato Fairtrade consumate, per supportare i produttori nella loro lotta agli effetti del climate change.
Milioni di produttori ne stanno già subendo le conseguenze e hanno bisogno di adattare le loro pratiche agricole alle nuove condizioni climatiche, altrimenti rischiano di perdere la loro principale fonte di sostentamento.
Per puntare i riflettori sull’impatto economico e sociale degli effetti del cambiamento climatico nei Paesi in via di sviluppo, e su ciò che possiamo fare come consumatori per sostenerli, si è scelto proprio il prodotto simbolo del commercio equo, il primo a ottenere il marchio di certificazione Fairtrade.
L’iniziativa si svolgerà contemporaneamente in 23 Paesi, tra cui l’Italia, con eventi e campagne di sensibilizzazione per invitare tutti a partecipare alla Grande Sfida.
Singolarmente o in gruppo, basterà registrare nell’apposito sito web www.fairtradechallenge.org il numero di caffè Fairtrade bevuti dal 13 al 15 maggio e condividere sui social network la propria azione utilizzando l’hashtag #FAIRTRADECHALLENGE.
La sfida è aperta a tutti: città contro città, bar contro bar, ufficio conto ufficio, ma anche sfide tra associazioni o gruppi di amici. Chiunque può partecipare alla competizione singolarmente o in gruppo, registrando sull’apposito sito web il numero di caffè Fairtrade consumati. Sul sito è inoltre possibilerichiedere e scaricare i materiali di comunicazione: poster, espositori, palloncini Fairtrade per un allestimento unico della location del proprio evento.
Una campagna nazionale su stampa, web e social media, oltre a eventi ad hoc nelle principali città italiane (Roma, Milano, Torino, Napoli) e lectio magistralis in alcune Università (Tor Vergata Roma, Ca’ Foscari Venezia, Università degli Studi di Padova), serviranno per l’occasione ad attirare l’attenzione su un rischio molto alto anche per noi consumatori: quello di perdere la possibilità, in futuro, di godere ancora della nostra bevanda preferita.