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Fairtrade, ecco come lavora con i coltivatori di cacao in Costa d’Avorio

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MILANO– In ulteriore risposta alle accuse mosse a Fairtrade dal servizio “Cioccolato Amaro” diffuso lunedì 23 ottobre dalla trasmissione di RAI 3 “Report, Fairtrade Italia ha diffuso questa nota, nella quale chiarisce il modus operandi dell’organizzazione nelle filiere di commercio equo del cacao in Costa d’Avorio.

“Il 90% del cacao mondiale è coltivato da circa 5-6 milioni di piccoli contadini. La Costa d’Avorio è uno dei principali paesi produttori. Ma molti contadini qui vivono con meno di 1 dollaro al giorno.

A oggi, in media, i coltivatori di cacao ricevono circa solo il 6% del prezzo che il cioccolato è pagato nei paesi di consumo. Contro il 16% negli anni ‘80.

Solo l’1,2% del cacao commercializzato a livello mondiale è venduto a condizioni Fairtrade.

Nel mondo Fairtrade lavora con 196.000 piccoli produttori di cacao, di cui circa 32.500 sono in Costa d’Avorio.

Grazie a Fairtrade, solo nel 2015, questi produttori hanno ricevuto 9 milioni di euro di Fairtrade Premium. Che sono serviti per attività volte al rafforzamento delle comunità.

Solo se ci saranno organizzazioni più resilienti e maggiormente capaci di far valere il proprio lavoro nelle trattative commerciali, sarà possibile assicurare maggiori diritti ai lavoratori del settore.

E nel lungo periodo si potrà trovare soluzione a problemi profondamente radicati nella cultura, nella mentalità e nelle abitudini del Paese. Come quello del lavoro minorile, che è una delle conseguenze della povertà. E ciò agendo sulle cause, come fa Fairtrade.

Fairtrade in Costa D’avorio, al fianco dei coltivatori di cacao

In aggiunta ai benefici derivati dalle vendite a condizioni Fairtrade e dal Premio Fairtrade, Fairtrade sta inoltre estendendo il supporto fornito ai coltivatori di cacao. Specialmente in Africa Occidentale: un gruppo di lavoro è stanziato nella regione, allo scopo di fornire supporto alla certificazione Fairtrade per circa 180 organizzazioni di piccoli produttori.

In aggiunta, ci sono interventi focalizzati in alcune organizzazioni chiave. E ritagliati su misura dei bisogni dei contadini e sulle richieste delle aziende. In modo tale da rendere le organizzazioni in grado di diventare più forti e autosufficienti.

Due nuove misure sono in via di introduzione per migliorare il supporto ai contadini dell’Africa Occidentale:

  • Programma di sviluppo organizzativo Fairtrade: formazione per le organizzazioni di produttori per migliorare le competenze di gestione e leadership, per supportare le loro organizzazioni e creare imprese sostenibili. Dopo aver ricevuto la formazione sulla pianificazione e sull’effettivo coinvolgimento dei membri, le cooperative selezionano i moduli di training che si adattano ai loro bisogni. In specifiche aree come il miglioramento dell’assistenza ai produttori o lo sviluppo della comunità o il miglioramento della gestione e della amministrazione. Il progetto è iniziato nel 2014, a cominciare da 14 cooperative di contadini in Costa D’Avorio e Ghana. È stato aumentato il numero di persone di supporto ai produttori in West Africa. E  sono state assunte persone esperte per organizzare altri corsi di formazione. Nel 2016 il programma di sviluppo delle organizzazioni è stato erogato a 33 cooperative.
  • Incremento del programma di certificazione: per aumentare il supporto a tutti i piccoli produttori di cacao Fairtrade dell’Africa Occidentale. Le cooperative, nella fase iniziale del programma di sviluppo organizzativo, nel 2016, hanno beneficiato di un numero maggiore di visite e del supporto di Fairtrade a livello locale. Le cooperative saranno supportate nel seguire gli Standard Fairtrade e a raggiungere il più possibile la certificazione Fairtrade.”
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