MILANO – Ecco la storia di Mary, raccontata da Fairtrade, che in Ghana coltiva cacao insieme a suo marito, ha 59 anni e ben sei figli e dodici nipoti.
“Quando 26 anni fa io e mio marito abbiamo deciso di trasferirci dalla città alla campagna con l’idea di iniziare a coltivare il cacao non possedevamo nessuna terra. Ma avevano raggiunto un accordo con un proprietario terriero che prevedeva che ci saremmo occupati noi della coltivazione e alla fine avremmo diviso a metà i proventi del raccolto.
È andata bene e dopo tutti questi anni oggi abbiamo tre ettari di terra tutta nostra”.
La cooperativa e i diritti delle donne
Mary e suo marito sono presto entrati a far parte della cooperativa di piccoli coltivatori di cacao Mfama, di cui oggi lei è presidente.
Una cosa non da poco se consideriamo che in Africa, e in genere nei Paesi in via di sviluppo, le donne coltivano gli appezzamenti di famiglia. Senza vedere riconosciuto il loro lavoro, non hanno diritto alla proprietà della terra, hanno difficoltà ad accedere al credito o alla formazione e, come se non bastasse, abusi e molestie sono all’ordine del giorno.
Mary dice che entrare a far parte di Fairtrade ha contribuito a far capire agli uomini della cooperativa che è giusto che anche le socie possano essere proprietarie della terra che coltivano.
Sente che la cultura a poco a poco sta cambiando
E che le donne hanno il coraggio di rivendicare i loro diritti e soprattutto sono in grado di ottenere un loro reddito per prendersi cura dei propri figli.
“Credo che ora gli uomini abbiano capito che hanno bisogno di muoversi insieme alle donne perché ci sia sviluppo. Gli uomini stanno cominciando a rendersi conto dei propri errori e ora li stanno correggendo. Ecco perché stanno dando alle donne la possibilità di prendere parte alle decisioni della nostra cooperativa”.
I benefici di Fairtrade
Il Premio Fairtrade ricavato dalle vendite del cacao è stato utilizzato dalla cooperativa per costruire una pensilina. In cui le persone possono ripararsi dal sole ed è anche un luogo in cui la comunità può riunirsi.
Il Premio ha anche permesso di acquistare e distribuire a tutti i soci prodotti per l’agricoltura e bonus in denaro. Mary è riuscita così ad aumentare sensibilmente la sua produzione di cacao. Così ha usato il bonus per assumere delle persone che la aiutano nei periodi di maggiore carico di lavoro e per procurarsi qualche attrezzo agricolo.
La più grande sfida per Mary è il cambiamento climatico
“Il sole è diventato così caldo che oltre la metà delle piantine che abbiamo messo giù l’anno scorso è morta. Anche la pioggia scarseggia e tutto ciò sta causando la nascita di molte nuove malattie delle piante in grado di distruggere tutto”.
Come sostenere i piccoli coltivatori di cacao come Mary?
Uno dei modi migliori per sostenere i piccoli produttori agricoli come Mary è quello di acquistare prodotti del commercio equo certificato Fairtrade. Il loro cacao o il loro zucchero ad esempio si trova in molti prodotti pasquali in vendita nei supermercati e ipermercati.
Consigli per gli acquisti per una buona Pasqua con Fairtrade
C’è l’imbarazzo della scelta tra le proposte di Coop, Lidl, Aldi e Baum realizzate con cacao e zucchero proveniente da piccoli produttori agricoli in Africa e America Latina. Non solo le classiche uova di cioccolato fondente e al latte. Ma anche agnellini, pulcini, coniglietti, mini praline ripiene di cioccolato: