martedì 29 Ottobre 2024

Fairtrade e il Covid-19: perdite stimate di circa 351 mln all’anno nel mondo

Ora la crisi, distruggendo le catene di fornitura globali, mette a rischio la loro primaria forma di guadagno. Le chiusure necessarie per la sicurezza pubblica nei paesi di importazione stanno provocando la rapida caduta degli ordini in alcune filiere, con pesanti perdite di posti di lavoro e di reddito tra i gruppi già vulnerabili.

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PADOVA – Caffè, banane, cacao, tè, fiori recisi, cotone: nei Paesi in via di sviluppo l’emergenza Coronavirus sta mettendo a rischio il sostentamento e la salute di centinaia di migliaia di persone che contribuiscono alla produzione di beni in commercio in Italia, Europa e nord America. Secondo le ultime previsioni della Università delle Nazioni Unite, più di mezzo miliardo di persone nei prossimi mesi potrebbero diventare povere. E tra queste, le centinaia di migliaia di lavoratori che si occupano della produzione del cibo che consumiamo quotidianamente. I produttori Fairtrade vivono in comunità dove gli ammortizzatori sociali sono carenti o non esistono. Dove i sistemi sanitari sono inadeguati o mancano del tutto, dove spesso non c’è acqua potabile e pulita.

E ora la crisi, distruggendo le catene di fornitura globali, mette a rischio la loro primaria
forma di guadagno. Le chiusure necessarie per la sicurezza pubblica nei paesi di importazione stanno provocando la rapida caduta degli ordini in alcune filiere, con pesanti perdite di posti di lavoro e di reddito tra i gruppi già vulnerabili. Tutto questo farà aumentare la povertà se non si darà una risposta urgente e concertata.

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Fairtrade, fin dall’inizio di marzo le organizzazioni del circuito del commercio equo certificato hanno “svincolato” l’uso del Premio

Ovvero il margine di guadagno di cui godono i produttori agricoli grazie all’appartenenza circuito. Ciò significa che si è potuto iniziare a fare formazione ai dipendenti sui rischi del Covid-19, sono stati acquistati dispositivi di protezione individuale e in taluni casi sono state fatte donazioni alle strutture sanitarie locali. Ma la crisi di interi settori è dietro
l’angolo.

Cosa succede nell’industria della banana

Finora la domanda si è mantenuta alta, e comunque, data la cruciale importanza economica del comparto in alcuni Paesi, i governi hanno fatto il possibile per sostenere la produzione. I contadini hanno preso le misure necessarie per aumentare la sanificazione, fornire maschere e guanti, costruire barriere tra i lavoratori e fornire servizi di trasporto per gli stessi. Continuano le attività nelle piantagioni, ma con personale ridotto per
diminuire il rischio di trasmissione del virus.

Caffè: anche se le vendite di caffè Fairtrade nei supermercati sono aumentate, il prezzo globale nel mercato delle materie prime è molto instabile per l’incertezza della situazione

Questo mette i produttori in condizioni di estrema difficoltà e minaccia la loro sopravvivenza. Il Prezzo Minimo Fairtrade rappresenta una rete di salvataggio per i produttori durante questo periodo perché assicura che ricevano un prezzo garantito di 1.40 dollari a libbra per la qualità arabica oltre a un

Premio Fairtrade ulteriore di 20 centesimi alla libbra

Il prezzo Fairtrade nel caso di caffè biologico rappresenta ulteriori 30 centesimi a libbra. Tuttavia in alcune regioni ad alta produttività (Honduras e Perù) il movimento delle persone è stato fortemente limitato e questo avrà un impatto sui raccolti, sul trasporto e sulla lavorazione del caffè. Un altro aspetto che influisce sulle vendite è l’impossibilità per i contadini di fornire ai compratori dei campioni di lotti di caffè.

Gli acquisti sonospesso ostacolati dalla chiusura degli uffici commerciali delle aziende dal momento che i dipendenti lavorano da casa e non riescono a far pervenire i campioni ai loro laboratori.

Cacao. Vari fattori hanno determinato una diminuzione dei prezzi in molti

Paesi produttori in Centro e Sud America che di solito sono ben al di sopra del Prezzo Minimo Fairtrade, dove ora è il momento della raccolta, che avverrà con limitazioni dovute alle restrizioni e difficoltà logistiche. Per la Costa D’Avorio, Fairtrade ha annunciato un nuovo Differenziale per il Prezzo Minimo per le consegne dal primo aprile al 30 settembre. I produttori stanno lavorando per assicurare che tutte le quantità ordinate possano essere esportate, anche se ci sono molti ritardi previsti nei porti del Ghana causati dalla temporanea chiusura degli uffici doganali.

Florovivaismo, ovvero dove nascono e vengono coltivati i fiori in commercio, anche in
Italia

Come nel nostro paese, il settore è in ginocchio. In Kenya decine di migliaia di lavoratori
hanno perso il lavoro senza avere alternative. Anche se non mancano i casi di parziale
riconversione delle aziende, sta crescendo la preoccupazione sulla stabilità a lungo termine della produzione. La situazione è analoga in Ecuador, dove i lavoratori sono stati licenziati o messi in congedo a causa del calo nelle vendite.

Gli ultimi aggiornamenti dall’America Latina sono disponibili qui e per quanto riguarda l’Asia qui. Le vendite globali di prodotti Fairtrade sono circa di 9 miliardi di dollari l’anno, ma le organizzazioni di produttori rischiano di perdere 380 milioni di dollari all’anno in Premio Fairtrade se non potranno vendere i loro prodotti. Anche se la domanda di importazione dovesse riprendere, gli stessi Paesi in via di sviluppo hanno iniziato o stanno iniziando le loro misure di chiusura che porteranno ad altre perdite di posti di lavoro o di reddito senza che sia dato ai contadini e ai lavoratori un aiuto particolare.

Le organizzazioni Fairtrade hanno rivolto un appello ai big del G20 e ai premier europei, tra cui Giuseppe Conte

Per proteggere i posti di lavoro e i mezzi di sostentamento dei lavoratori delle filiere nei Paesi in via di sviluppo, dotarli di dispositivi di protezione individuale. Hanno chiesto l’avvio di trattative globali per supportare la crisi, di mezzi per rafforzare il sistema
sanitario e, nel lungo periodo, di avviare programmi per rendere le filiere agroalimentari più sostenibili e resilienti, come previsto dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e dal Green New Deal.

Ecco tutte le proposte Fairtrade al G20.

Per maggiori informazioni:
Fairtrade Italia – Monica Falezza
Tel. 340.9832227
stampa@fairtrade.it
www.fairtradeitalia.it

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