MILANO – Il racconto Fairtrade di alcuni coltivatori che vivono quasi sulle Ande, in Colombia. Attraverso il reportage dell’organizzazione per un commercio equo e solidale, in mostra una cooperativa di produttori di caffè molto particolare.
Fairtrade porta in alto lo sguardo sulle Ande
Sulle Cordigliere (le catene montuose del Paese) vivono popolazioni indigene che lottano per conservare la propria identità. Recuperando così le antiche culture e i valori tradizionali delle comunità agricole originarie.
Una donna appartenente a una di queste, Aurora Izquierdo, ha deciso di studiare a Bogotà per fare qualcosa per il futuro economico di queste famiglie. La sua intuizione è stata quella di usare il caffè come strumento di promozione della loro tradizione culturale . E di coltivarlo nel pieno rispetto della Madre Terra. Preservando l’armonia tra gli uomini e la natura.
E così oggi, sui massicci montuosi della Sierra Nevada di Santa Marta e di Serranía del Perijá (nella zona settentrionale della Colombia) i 700 soci della cooperativa Anei – che appartengono alle comunità di Arhuacos, Koguis, Kankuamos e Wiwas – coltivano un caffè di altissima qualità. Che arriva nei nostri negozi grazie al commercio equo certificato Fairtrade.
Il video suggestivo:
Aurora ha dato vita alla cooperativa Anei nel 1995. La visione dell’organizzazione è chiara: lavorare su standard di alta qualità del caffè e commercializzare prodotti biologici e tipicamente locali. A favore della riconoscibilità e dell’autonomia dei villaggi nativi.
Il rilancio dell’economia del Nord del Paese, secondo i soci di Anei, deve basarsi sul miglioramento della qualità di vita dei suoi popoli
Il loro benessere non può prescindere quindi da un uso sostenibile delle risorse, dall’equità sociale, dalla parità di genere; nè dall’accesso all’istruzione e dalla preservazione dell’ambiente su cui la cooperativa porta avanti specifici programmi formativi.