MILANO – Faema (nella FOTO sopra un dettaglio dell’ultima nata, la E71) è la macchina dei professionisti del caffè. E’ la macchina che consente al barista di esprimere tutta la propria capacità, la passione, la ricerca e il piacere della sperimentazione. In una parola: la sua arte.
Le avanzate tecnologie che tutte le sue macchine esprimono, sono il miglior alleato del professionista del bar che ama scegliersi le miscele, che conosce ogni segreto della macinatura, che gioca con i tempi e la pressione dell’estrazione, che vuole offrire alla sua clientela, non solo l’eccellenza in tazza, ma un prodotto unico, personale, esclusivo, “firmato”.
Parallelamente, sempre grazie alle soluzioni tecnologiche adottate, le macchine sono facilmente utilizzabili e Faema è il brand preferito da chi tiene particolarmente allo stile e all’estetica del suo locale.
La promessa del brand al barista è quindi quella di massima effcienza, grandissimo design e libertà assoluta nella personalizzazione delle sue creazioni.
Ma la sua lunga storia e la sua grande riconoscibilità, fanno si che Faema abbia “qualcosa da dire” anche al consumatore finale.
Quando entrando in un bar, si vede una macchina Faema, ci si aspetta di bere un signor caffè, e raramente si resta delusi.
FAEMA 1945 – 2015: 70 anni di eccellenza made in Italy
1945: la nascita
Quella di FAEMA (Fabbrica Apparecchiature Elettro Meccaniche e Affini) è la storia di un mito. Un mito, nato a Milano negli anni 60.
Un brand che ha saputo crearsi un posto nella memoria collettiva degli italiani, legandosi a uno dei momenti più piacevoli della quotidianità, quello del caffè, e diventando il simbolo di uno dei luoghi, il bar, tra i più identificativi dello stile italiano.
L’azienda nasce in realtà nel 1945 grazie al genio imprenditoriale di Carlo Ernesto Valente, un imprenditore illuminato capace non solo di intuire le potenzialità di un mercato in espansione come quello delle macchine professionali per il caffè, ma anche e soprattutto di cogliere l’importanza dell’innovazione e adottarla come “regola” in tutte le sue fabbriche.
Lo stile, la qualità, l’efficienza delle macchine Faema conquistano in breve tempo la fiducia dei professionisti del settore. Faema diventa così la prima “firma” che gli avventori riconoscono all’interno della maggior parte dei bar di qualità.
E si tratta di una qualità “oggettiva”: le macchine Faema sono infatti dotate di una tecnologia nuova, che garantisce una pressione costante durante tutta l’estrazione, e regala un risultato in tazza straordinario, innegabilmente superiore a quello dei competitor.
1961: il lancio di E61
La tecnologia, brevettata da Faema, si chiama “pompa volumetrica”, e ancora oggi è utilizzata nella maggior parte delle macchine per caffè espresso professionali. La prima macchina ad adottarla è la E61, lanciata appunto nel 1961. Chi c’era in quegli anni non può averla dimenticata.
La sponsorizzazione del ciclismo
Sono gli anni del boom economi- co, dei grandi entusiasmi, delle passioni collettive. Tra queste si- curamente quella per il ciclismo che coinvolge gli italiani e li tiene incollati ai piccoli schermi delle prime televisioni in bianco e nero. Una passione che accomuna tut- ti gli italiani, … come quella per il caffè! …E il collegamento non sfugge a Valente che decide, con una brillante operazione di comunicazione, originale quanto indovinata, di sponsorizzare una squadra di ciclismo, supportando i beniamini dei tifosi italiani, campioni del calibro di Merckx, Adorni e Van Looy. Passano gli anni, le abitudini evolvono, le mode cambiano ma il bar resta centrale nella giornata degli italiani e l’innovazione resta il cardine della vita aziendale.
1983: FAEMAtronic
Molti altri brevetti nascono nelle industrie Faema. Tecnologie che oggi sono alla base di tutta la produzione di macchine professionali ma che sono state frutto di un’idea, uno studio, un investimento realizzati nella Fabbrica Apparecchiature Elettro Meccaniche e Affini di Milano.
Nel 1983 gli ingegneri meneghini mettono a punto la prima macchina tradizionale con dosatura elettronica e controllo dei parametri funzionali attraverso display elettronico: è la Fae- matronic, meno iconica della mitica E61 ma analogamente importante nella storia del settore.
1991: E91
Il 1991 segna per Faema l’inizio di una collaborazione importante destinata a durare nel tempo: quella con Giorgetto Giugiaro. Lo studio Giugiaro disegna la E91, una macchina innovativa ed elegante ancora oggi venduta con grande successo.
2005: Gruppo Cimbali
Seguono anni complicati ma la fortuna dell’azienda non viene meno. L’incontro con la Famiglia Cimbali è destinato a cambiare non solo la storia dell’azienda e del brand, ma quella dell’intero settore grazie a un’acquisizione che darà vita a uno dei più grandi gruppi internazionali di macchine professionali per caffè espresso.
La ricerca e l’innovazione continuano, nuovi brevetti vengono depositati e prestigiosi riconoscimenti sono ottenuti. Nel 2007 Emblema, la macchina tradizionale disegnata da Giugiaro Design vince il Good Design Awards, nel 2012, con la macchina Teorema viene lanciato il sistema bluetoth per l’autoregolazione del macinadosatore.
2015: E61 Limited Edition
Nel 2015 Faema festeggia i suoi 70 anni Una limited edition della mitica E61, il restiling del logo, una serie di eventi rivolti al pubblico specializzato, due mostre aperte al pubblico allestite all’interno del MUMAC, sono solo gli aspetti più evidenti di un ampio e importante lavoro condotto dal marketing aziendale, teso ad attualizzare il posizionamento del brand.
Brand che continua a essere un riferimento per la community internazionale dei baristas e dei coffee lovers.
2016: debutta la E71
E’ del 2016 l’ultima nata di casa Faema, la E71, una machina che, prima al mondo consente sia l’utilizzo manuale a leva, sia quello su schermo touchscreen regalando al barista una doppia possibilità per raggiungere l’eccellenza in tazza.
Ancora la firma di Giugiaro, lo stilista del secolo
Disegnata da Giugiaro Design – nominato alla fine del 1900 scorso lo stilista del secolo -, la macchina ha valso, ancora una volta, il prestigioso Good Design, il più prestigioso, riconosciuto e antico premio per l’eccellenza del design a livello mondiale confermando Faema, oggi come ieri, la migliore sintesi tra eleganza delle forme ed eccellenza del risultato in tazza.