mercoledì 22 Gennaio 2025

Export vietnamita in caduta libera (-25%) nei primi 9 mesi del 2014/15

Ma luglio potrebbe segnare una parziale inversione di tendenza

Da leggere

  • Fiorenzato
  • Dalla Corte
  • TME Cialdy Evo
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

Sempre negativo l’andamento dell’export vietnamita. Gli imbarchi del primo produttore mondiale di robusta, nei primi 9 mesi dell’annata caffearia 2014/15, sono stati pari a 992.500 tonnellate.

Un volume inferiore di oltre un quarto a (-25,8%) a quello registrato nei primi 3 trimestri dell’annata trascorsa. L’inerzia negativa potrebbe invertirsi parzialmente a luglio.

  • CIMBALI M2

Le proiezioni dell’Ufficio Generale di Statistica (Gso) di Hanoi stimano infatti in 107.000 tonnellate l’export per il mese in corso, in lieve ripresa rispetto alle 104.000 tonnellate di giugno e nettamente al di sopra delle 89.000 tonnellate di luglio 2014.

Se tale dato venisse confermato, le esportazioni cumulative raggiungerebbero, a fine mese, un totale di 1.099.500 tonnellate e la variazione negativa sui primi 10 mesi dell’annata precedente calerebbe al 23%.

Tornano intanto a scendere i prezzi interni. Il chilogrammo di caffè viene pagato attualmente 35.600 dong (1,63 dollari), contro i 36.000 dong della settimana scorsa.

L’anno passato, in questo stesso periodo, i prezzi si attestavano attorno ai 40.200 dong.

I premi dei prezzi fob porto di Saigon sulle quotazioni di Londra sono saliti, alla fine della settimana scorsa, a 80 dollari/tonnellata, contro i 60 dollari della settimana precedente.

Premi analoghi (circa 80 dollari, contro gli 80-100 della settimana precedente) anche per i robusta esportati dall’Indonesia, dove gli imbarchi stanno lentamente riprendendo dopo le festività di metà luglio.

Sul fronte meteo, i bollettini provenienti dal Vietnam prevedono tempo umido e pioggia, perlomeno sino a mercoledì. Anche luglio è stato più secco del normale, perlomeno secondo alcune fonti, che indicano un calo dei livelli mensili delle precipitazioni nell’ordine del 20% rispetto alle medie.

Il deficit idrico non avrebbe avuto comunque, sin qui, conseguenze negative sulle colture. Molto dipenderà dall’andamento delle precipitazioni nei prossimi 3 mesi, che sarà decisivo per l’esito finale del raccolto.

CIMBALI M2
  • Gaggia brillante

Ultime Notizie

  • Water and more