MILANO – Export vietnamita in forte calo. Secondo i dati diffusi dalle autorità doganali di Hanoi, gli imbarchi del primo produttore mondiale di caffè robusta sono stati pari, il mese scorso, a 88.387 tonn (1.473.116 sacchi). In flessione quindi del 24,3% rispetto a maggio e di ben il 37,5% rispetto a giugno 2012.
Vietnam: un export debole
Tale dato si rivela inoltre inferiore a quello di 91mila tonn preliminarmente stimato a fine giugno dall’Ufficio generale di statistica (Gso).
Il valore dell’export è stato di 186 milioni di dollari, in calo del 26,4% rispetto al mese precedente.
Nei primi 9 mesi dell’annata caffearia 2012/13, il Vietnam ha esportato un totale di 1,18 milioni di tonn di caffè; contro gli 1,27 milioni registrati nell’analogo periodo dell’annata precedente.
Pessimistiche anche le previsioni per il mese di luglio in Vietnam
Fonti del commercio considerano probabile un ulteriore calo dell’export mensile, che potrebbe attestarsi tra le 70mila e le 80mila tonn.
Volano intanto i premi per robusta vietnamiti, che hanno raggiunto, questa settimana, i loro massimi da quasi 2 anni a questa parte attestandosi tra i 100 e i 130 dollari/tonn al di sopra delle quotazioni del contratto per scadenza settembre del Liffe.
I produttori vietnamiti, che detengono tuttora una parte consistente dell’ultimo raccolto (circa 220mila tonn secondo un recente sondaggio Bloomberg), continuano a limitare le vendite in attesa che si realizzino condizioni di mercato più favorevoli. Va intanto rilevato che i prezzi interni nella provincia di Dak Lak sono risaliti, questa settimana, al di sopra dei 40mila dong.