MILANO – L’export dell’Uganda subirà a maggio un probabile calo del 27% dovuto ai ritardi nelle operazioni di raccolto causate dal protrarsi delle piogge in alcune regioni di produzione.
Lo afferma un recente report di Ucda (Uganda Coffee Development Authority) dal quale emerge che le esportazioni del paese africano potrebbero registrare nel corso di questo mese la loro secondo peggiore performance stagionale risultando pari a 180.000 sacchi circa, contro i 247.460 di maggio 2011, seppur in ripresa rispetto ai 141.220 di aprile. Nel periodo ottobre 2011 – aprile 2012, l’export dell’Uganda ha raggiunto un volume di 1,34 milioni di sacchi, per un valore di 196,45 milioni di dollari, superiore di poco al volume di 1,32 milioni registrato nel pari periodo 2010/11, a fronte di un valore di 176,11 milioni di dollari. Nell’arco dell’intero 2010/11, le esportazioni ugandesi sono state di 3,15 milioni di sacchi, per un valore di 448,89 milioni di dollari.
In Indonesia si intensificano le operazioni di raccolto
Le operazioni di raccolto in Indonesia giungeranno al culmine tra giugno e agosto, secondo Volcafe, che ha osservato la settimana trascorsa un picco degli imbarchi dai porti del paese asiatico. Il trader svizzero rileva che i compratori di caffè indonesiano a scadenza giugno e luglio hanno pagato premi nell’ordine dei 70 dollari a tonnellata rispetto alle quotazioni Liffe, contro i 90 della settimana precedente.
Secondo una stima diffusa 2 mesi fa dall’istituto indonesiano di ricerca sul caffè e il cacao (Iccri), la produzione di caffè dell’Indonesia dovrebbe attestarsi quest’anno tra i 10 e gli 11 milioni di sacchi, in crescita dai 7-8 milioni dell’anno precedente, grazie alle migliori condizioni climatiche occorse nel periodo delle fioritura.