Export mondiale in calo per il secondo mese consecutivo. Secondo le statistiche Ico diffuse nel pomeriggio di martedì, le esportazioni di caffè in tutte le forme verso tutte le destinazioni nel mese di maggio sono state pari a 9,277 milioni di sacchi, ossia il 12% in meno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Si consolidano i trend recenti, con la sola voce dei colombiani dolci in crescita (+22,5%) rispetto a maggio 2014, per un totale di 1,12 milioni di sacchi. Arretrano invece gli altri dolci (-2%) e soprattutto i brasiliani naturali (-14,9%). Gli arabica segnano complessivamente una flessione del 4,4%, a 6,049 milioni di sacchi.
Molto più marcato il calo dei robusta, il cui export segna un -23,4%, a 3,228 milioni di sacchi.
Fatta eccezione per la Colombia (+20,4%), i cui imbarchi mensili superano, ancora una volta, il milione di sacchi, tutti gli altri principali esportatori mondiali registrano un dato con il segno meno davanti. Rallenta ulteriormente il Brasile (-7,7%); ancora forti flessioni per Vietnam (-40,4%) e Indonesia (-20,9%). Stabile invece l’India, mentre l’export dell’Honduras cresce del 14%.
L’export dei primi 8 mesi dell’annata corrente (ottobre 2014-maggio 2015) è in calo del 4,6% (pari a 3,474 milioni di sacchi in meno) a 72,311 milioni di sacchi.
Il volume degli arabica scende a 44,973 milioni di sacchi (-3,6%). Anche in questo caso, l’unica tipologia in crescita è quella dei colombiani dolci (+5,4%), mentre altri dolci e brasiliani naturali sono in flessione, rispettivamente, del 6% e del 5,3%.
I volumi imbarcati di robusta subiscono, a loro volta, una contrazione del 6,1% a 27,338 milioni di sacchi.
Su questo arco temporale, l’export del Brasile mantiene il segno più e raggiunge quota 24,616 milioni di sacchi, in crescita del 4,5% sul pari periodo 2013/14.
Sempre positivo l’andamento della Colombia (+5,8%), che supera i 7,9 milioni di sacchi esportati.
Forti flessioni per Vietnam (-15,5%) e Indonesia (-29,2%). In calo anche l’India (-4%). Tra i produttori centro americani crescono Honduras (+21,9%), Nicaragua (+16,1%) ed El Salvador (+16.6%), mentre arretrano Costa Rica (-14,6%) e Guatemala (-7,1%).
Positivo anche l’andamento del Messico (+4,9%). Rimanendo in ambito latino americano si osserva infine un forte calo del Perù (-43,7%).
Tra i massimi esportatori africani, in flessione sia l’Uganda (-13.6%), che l’Etiopia (-6,5%).