MILANO – L’export mondiale di caffè inverte il trend e segna un -3,6% a gennaio, secondo i dati mensili Ico diffusi lunedì 1° marzo. In calo i volumi di arabica, in ripresa quelli di robusta. A tale andamento contribuiscono, da un lato, la flessione dell’export brasiliano e centro americano, dall’altro la ripresa degli imbarchi del Vietnam. L’evoluzione rimane positiva sui primi 4 mesi dell’annata caffearia corrente (ottobre 2020– gennaio 2021).
Ma andiamo con ordine. Le esportazioni di caffè sono ammontate, a gennaio, a 10,205 milioni di sacchi, contro i 10,592 milioni dello stesso mese dell’anno scorso (-3,6%). Causa della flessione, i minori imbarchi di arabica, che si fermano a 5,983 milioni (-11,1%).
L’unica tipologia in lieve crescita è quella dei colombiani dolci (+1,1%), mentre segnano una flessione gli altri dolci (-15,9%) e gli stessi brasiliani naturali (-12,3%). In netta ripresa invece (+9,3%) le esportazioni di caffè robusta, che superano i 4,2 milioni di sacchi.
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