MILANO – Vola l’export indiano di caffè, che registra numeri da record a fine 2024. Durante l’anno solare appena concluso, l’India ha visto lievitare del 45% il valore delle proprie esportazioni, che hanno raggiunto il dato senza precedenti di 1,684 miliardi di dollari, contro 1,16 miliardi nel 2023. Secondo i dati del ministero del commercio e dell’industria, nel corso dell’anno fiscale 2023/24 (1° aprile – 31 marzo), le esportazioni sono state pari a 387.852 tonnellate (6.464.200 sacchi) per un fatturato (comprese le riesportazioni) di 1,286 miliardi di dollari, con un calo a volume del 2,1% rispetto alle 396.346 tonnellate del 2022/23 (6.605.767 sacchi), ma contemporaneamente un incremento a valore del 12,2%.
L’Italia rimane il più importante mercato del caffè indiano, con una share vicina al 20%.
Il raccolto 2023/24 dell’India è stimato in 360.000 tonnellate (6 milioni di sacchi), di cui 100.000 di arabica e 260.000 di robusta.
Molto bassa la produttività media, che è stata, nel 2023/24, di 832 kg/ha (13,87 sacchi/ha), con una notevole disparità tra gli arabica (7,7 sacchi/ha) e i robusta (19,35 sacchi/ha).
Per il 2024/25, l’Associazione degli esportatori si aspetta una produzione record di 380.000 tonnellate (6,33 milioni di sacchi), di cui 80.000 di arabica e 300.000 di robusta. Più prudente il governo che prevede invece un raccolto di 360.500 tonnellate.
Sempre per il 2024/25, il governo ha fissato come obiettivo un valore dell’export indiano di 1,412 miliardi di dollari
Nei primi 8 mesi (aprile-novembre), le esportazioni hanno già portato nelle casse indiane 1,15 miliardi, con un incremento del 43% rispetto al pari periodo del 2023/24.
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