MILANO – Si parte dalla premessa che l’Italia è un’eccellenza nel settore della Distribuzione Automatica. Questo ormai un fatto risaputo. Anzi. Si parla di un vero e proprio primato riconosciuto a livello internazionale. Basta riferirsi ai dati: oltre il 70% dei distributori automatici prodotti nel nostro Paese viene esportato.
Distribuzione automatica in Italia: ecco un’analisi puntuale
L’andamento dell’export dei distributori è stato analizzato da Promos, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi.
Da notare che i dati del Vending sono gli ultimi elaborati ufficialmente da CONFIDA, l’associazione italiana della Distribuzione Automatica.
L’Italia è il primo Paese europeo per macchine installate
Per una cifra che si aggira sulle 800.000 macchinette. Il Paese sviluppa un fatturato di € 1,8 miliardi. Questo dato lo posiziona tra i primi produttori con una concentrazione assoluta nel bergamasco.
Qui si concentrano le maggiori aziende. Parliamo ad esempio della N&W. La stessa che da poco tempo ha acquistato l’emiliana Saeco e la Ducale di Parma.
Ma anche della Bianchi Industry con i due rami Bianchi Vending e Brasilia (Horeca).
A queste poi si aggiungono la Rhea Vendors e la FAS International. Quest’ultima, che ha sede in provincia di Vicenza, ha raggiunto i 50 anni di attività mantenendo una crescita costante nei mercati esteri.
Un export italiano molto forte per la distribuzione automatica
Tutti questi attori più altri meno grandi ma sicuramente in crescita, hanno sviluppato nel 2016 un valore export pari a 400 milioni di euro.
Si pensi poi come questa cifra sia destinata ad aumentare nel 2017. Un’affermazione che deriva dall’analisi del primo semestre di quest’anno. Infatti, segna già un +5% rispetto al 2016.
L’Italia esporta principalmente in 4 Paesi europei
I territori verso cui si orienta l’export sono la Francia, la Spagna, la Germania e il Regno Unito). Coinvolti anche i mercati asiatici, soprattutto il Medio Oriente.
La fattura, il design e la tecnologia
Ciò che attrae maggiormente delle macchine italiane va cercato nell’affidabilità. Poi nel design; infine nella tecnologia integrata con una serie di funzioni intelligenti.