MILANO – Export cinese: un processo in continuo movimento verso una crescita che, negli ultimi 5 anni, sta modellando il volto del commercio caffeicolo. I numeri hanno fatto riconsiderare le prossime strategie da parte del Brasile nei confronti del Paese che dava priorità ad un’altra bevanda calda: il tè. Ora la situazione sembra cambiata e di tanto. Leggiamo le prospettive future, da ansa.it.
Export cinese: novità per tutti gli attori della filiera
Le esportazioni di caffè del Brasile verso la Cina sono più che raddoppiate negli ultimi cinque anni, trainate dalla popolarità del caffè tra i giovani cinesi. Lo ha affermato ieri un esperto del settore. “La trasformazione che la Cina sta subendo nel settore del caffè è spettacolare”, ha dichiarato a Xinhua Eduardo Heron Dos Santos. Direttore tecnico del Consiglio nazionale degli esportatori di caffè del Brasile (Cecafe).
“Ora esportiamo il doppio di quanto facevamo cinque anni fa. I produttori e gli esportatori brasiliani devono discutere una strategia di pianificazione per la Cina al fine di soddisfare la crescente domanda”, ha dichiarato Dos Santos.
Negli ultimi anni i caffè sono andati a ruba in tutta la Cina e il Brasile sta beneficiando della moda
Secondo Cecafe, le esportazioni brasiliane di caffè in Cina sono aumentate del 110,33% dal 2015 al 2019. Nel 2015, il Paese sudamericano ha venduto 84.352 sacchi di caffè al gigante asiatico. Nel 2019, questo numero è cresciuto fino a 177.419 sacchi.
Nell’opinione di Dos Santos, la rapida crescita del caffè in Cina, dove tradizionalmente si beve il tè, è dovuta alla crescita di catene come Luckin Coffee e Starbucks nelle principali città cinesi.